Multe, si rischiano fino a 6.000 euro

Il decreto trasparenza fissa nuove sanzioni piuttosto salate per i trasgressori. Si arriva fino alla somma di 6.000 euro

Benzina, aumenti e accise: sanzioni (Adobe) – Consumatore.com

La questione della benzina e del diesel in aumento è un tema molto caldo in Italia da diversi giorni. La mancata proroga del taglio delle accise da parte del governo Meloni ha inevitabilmente fatto crescere il prezzo al distributore. Il timore di associazioni di consumatori e non solo è il rischio di innescare altri aumenti a cascata.

Infatti, l’85 per cento dei beni alimentari in Italia viaggia su gomma. Messo sotto pressione il governo ha provveduto a riunirsi per decidere come intervenire. Tuttavia, l’intenzione di compiere l’ennesima retromarcia non c’è. Per questo motivo è stato predisposto un decreto, denominato decreto trasparenza, che non ha toccato di fatto le accise ma punta sulla trasparenza per frenare quelle che molti esponenti del governo hanno definito speculazione.

Benzinai, fino a 6.000 euro di multa

Benzina, aumenti e accise: sanzioni (Adobe) – Consumatore.com

La gestione, però, non è piaciuta ai gestori che si sono sentiti un dito puntato addosso. Dopo il chiarimento avvenuto nel confronto tra rappresentanti dei gestori e governo, si è dato il via libera al decreto trasparenza. Questo prevede, in particolare, l’imposizione ai distributori di mostrare sugli espositori il prezzo medio nazionale oltre a quello di vendita.

Leggi anche: Tasse d’imbarco in aumento in questo scalo

I trasgressori, inoltre saranno puntiti con sanzioni molto severe. Infatti si rischia anche fino alla chiusura per 90 giorni dell’attività con sanzioni che possono raggiungere anche 6.000 euro totali. Il decreto è stato firmato già dal capo dello Stato Sergio Mattarella. Ora si attende un ulteriore passo del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti che dovrà entro 15 giorni rendere noto un decreto attuativo.

Leggi anche: Benzina, il costo dei rincari a famiglia

A partire da questo passo, i gestori avranno poi altri 15 giorni di tempo per adeguare gli espositori. In sostanza, c’è almeno ancora un mese di tempo per i gestori per adeguare gli espositori. Gli automobilisti non vedranno prima della metà di febbraio i nuovi indicatori dei prezzi ai distributori.

 

 

Impostazioni privacy