Libero e Virgilio, il punto sui ristori

Il servizio email libero e virgilio è stato bloccato per quasi una settimana causando disagi ai milioni di utenti

Virgilio e libero, ipotesi ristori per gli utenti (Adobe) – Consumatore.com

Il servizio email di libero e virgilio è tornato alla normalità da qualche giorno. E’ durato circa una settimana il disservizio che ha bloccato gli account di posta elettronica di milioni di utenti in Italia. Sono state circa 9 milioni di persone coinvolte dal giorno 23 gennaio al 28/30 del mese.

Un blocco del servizio che non ha permesso agli utenti di accedere alle proprie email. Un disagio importante per coloro che utilizzano l’email per lavoro o per lo scambio di documenti importanti. I disagi non sono del tutto superati perché non tutti gli utenti riescono a visualizzare le email relative ai giorni di blocco.

Virgilio e libero, verso i ristori agli utenti

Virgilio e libero, ipotesi ristori per gli utenti (Adobe) – Consumatore.com

Intanto si fa avanti sempre più l’ipotesi di ristori a favore degli utenti così come era stato già pubblicamente richiesto dalle associazioni di categoria dei consumatori. Altroconsumo ha affermato che va garantito agli utenti. C’è da dire che la stessa associazione ha menzionato una clausola nel contratto di servizio di posta elettronica di Italiaonline che sgrava da responsabilità in caso di problematiche tecniche. Intanto Italiaonline ha reso noto che sono in  arrivo ristori destinati a chi ha subito il disservizio. Tuttavia, non è chiaro di quale tipologia di ristori si possa trattare.

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Intanto è ancora attivo attivo il numero verde 800 591 829, che è stato anche potenziato al fine di supportare gli utenti. Nei primi giorni di attivazione del numero le code arrivavano a toccare anche i 20 minuti di attesa. Ora la situazione si è normalizzata anche sotto questo aspetto.

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Intanto sulle email ancora non pervenute relativamente ai giorni di blocco italiaoline fa sapere che si sta ancora lavorando perché ci sono ancora messaggi in coda. Tuttavia, è stata fatta una distinzione tra email partite prima delle 16:00 del giorno 23 gennaio e quelle partite dopo. Le prime saranno con certezza recuperate e sono in coda. Quelle inviate successivamente potrebbero essere andate in errore.

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