Inflazione, la buona notizia che fa sperare nel calo dei prezzi

L’inflazione è stata la grande protagonista dell’economia del 2022. Tuttavia, arrivano segnali incoraggianti: ecco dove

Inflazione ( Pixabay) – Consumatore.com

L’inflazione è stata la grande protagonista del 2022 per quanto riguarda l’economia della zona Euro e non solo. In tutto l’Occidente in linea generale è stata accusata la conseguenza dell’aumento dei costi energetici. La zona Euro è stata particolarmente colpita vista la dipendenza dal gas russo e il sistema di quotazione del prezzo del gas per l’Europa che ha fatto scattare speculazioni.

La tendenza all’aumento si è trasformata nel giro di qualche mese in una reazione a catena e la Banca centrale europea è dovuta intervenire alzano i tassi di interesse. Si tratta di una mossa consueta che si adotta per frenare l’aumento dei prezzi arrestando gli investimenti attraverso un maggiore costo del danaro.

In Spagna giù i prezzi, ecco quando si saprà la tendenza europea

Inflazione ( Pixabay) – Consumatore.com

Tuttavia, la mossa della Bce unita anche ad altri cambiamenti stanno già riproducendo degli effetti. Non si tratta al momento dell’Italia ma l’economia è collegata soprattutto tra i paesi aderenti all’unione europea. Infatti, in uno degli stati membri l’inflazione ha registrato il secondo e più significativo ribasso consecutivo nel mese di dicembre.

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Si tratta della Spagna dove l’inflazione di dicembre si attesta al 5,8% rispetto al 6,7% del mese precedente dove comunque si era già registrato un ribasso. Tuttavia, va detto che l’inflazione ha riguardato altri settori mentre per gli alimentari non si registrano cambiamenti rispetto ai mesi passati.

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Ora si attende la tendenza negli altri paesi che a breve dirameranno i dati statistici per il mese di dicembre. L’Italia conoscerà il livello inflazione dall’Istat il 5 gennaio mentre il giorno dopo si avrà un resoconto a livello europeo. Da questo dato si capirà se si tratta, come è probabile, di una tendenza generale al ribasso. Alla base ci sono i ribassi dei prezzi di carburanti e energia. Il gas è crollato da quando è stato trovato l’accordo nell’Unione sul prezzo massimo del gas. Il prezzo del barile del petrolio è sceso ai livelli precedenti al conflitto

 

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