La pandemia non c’è più tranne per i tavoli, la decisione

Nuovo provvedimento a favore della ristorazione sulla falsariga della pandemia nonostante non esistano più restrizioni

Tavoli liberi all’esterno del ristorante, arriva la proroga (Pixabay) -Consumatore.com

La fase più acuta della pandemia è ormai alle spalle da diversi mesi. A partire dal mese di aprile è iniziata gradualmente l’eliminazione delle restrizioni sociali che hanno permesso all’economia dell’intrattenimento di avere una ripresa e un ritorno alla normalità. Grazie al turismo, infatti, in diverse mete oggetto di visita tutti i settori correlati stanno riscontrando da qualche mese numeri superiori rispetto al 2019, anno precedente all’arrivo funesto del Covid dell’anno 2020.

A questa fase attuale si è arrivati attraverso tappe intermedie dove le aperture sono state graduali e nello stesso tempo sono stati introdotti strumenti per favorire la ripresa. Tra questi è stato introdotto e oggetto di diverse proroghe la possibilità di occupare liberamente le aree antistanti i ristoranti con tavoli.

Proroga del tavolo “selvaggio” per i ristoranti

Tavoli liberi all’esterno del ristorante, arriva la proroga (Pixabay) -Consumatore.com

Nella fase più acuta e in quella intermedia la scelta era giustificata dal fatto di cercare di dare l’opportunità ai ristoratori di rinfrancarsi dalle tante perdite subite dalle chiusure o, comunque, dalle limitazioni durate mesi. Tuttavia, da maggio, ormai, c’0è stata una ripresa delle attività sociali e anche economiche per i ristoratori.

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Nonostante ciò, il governo Draghi aveva prorogato al 31 dicembre del 2022 la possibilità di poter occupare gli spazi antistanti i ristoranti con tavoli in maniera libera. Nonostante, ormai, la ripresa della normalità si sia consolidata arriva una nuova proroga in legge di bilancio fino al mese di giugno del 2023.

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E’ opportuno sottolineare che sarà poi una scelta degli enti locali, ossia i Comuni, decidere se applicare o meno la norma. Tuttavia, la scelta non farà piacere alle associazioni die consumatori che hanno denunciato da tempo abusi in tal senso con marciapiedi occupati in maniera a volte selvaggia, ossia senza lasciare spazio ai pedoni con rischi per la sicurezza in certi frangenti e in determinate vie dopo gli spazi sono ristretti.

 

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