Bonus giovani, come cambia la misura nel 2023

Cambia l’indirizzo della misura a sostegno dei giovani che hanno compiuto 18 anni. La nuova misura è più mirata in base a reddito e merito

Bonus cultura ( Pixabay) – Consumatore.com

Conclusa la lunga fase di stesura della legge di bilancio. E’ arrivata l’approvazione alla prima delle die Camere che ha di fatto chiuso ogni margine di trattativa. La legge è fatta e deve solo essere approvata dal Senato per andare poi in vigore dal 2023. Tra i provvedimenti più discussi c’è quello relativo al bonus cultura.

Inizialmente era stata abolita la misura. Questa prevedeva 500 euro a favore di diciottenni spendibile per biglietti di teatri, concerti, musei, acquisto di libri. La misura introdotta pochi anni fa era diventata strutturale con il governo Draghi. l’abolizione del governo Meloni ha creato non poche reazioni che hanno fatto molto rumore.

Bonus cultura, come cambia

Bonus cultura ( Pixabay) – Consumatore.com

Il governo è corso, così, ai ripari introducendo un nuovo strumento: infatti il bonus cultura è stato di fatto sdoppiato. Ci sarà dal 2023 la “Carta della cultura Giovani” a favore dei giovani diciottenni con Isee familiare fino a 35.000 euro. Inoltre, viene istituita la “Carta del merito” per premiare i giovani con la votazione massima al diploma.

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Una modifica che cambia di fatto l’indirizzo del bonus. Infatti, la misura nasceva con lo scopo di indirizzare i giovani al mondo della cultura a prescindere dai meriti scolastici e dal reddito familiare. Infatti, non è il reddito familiare ad essere veicolo di indirizzo verso la cultura per i ragazzi.

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Pure sul merito scolastico ci sarebbe da approfondire. Infatti, lo scopo della misura non era premiare bensì indirizzare tutti verso tematiche culturali. Lo stralcio ha fatto discutere fortemente l’opposizione. La maggioranza ha giustificato l’emendamento puntando il dito sulle frodi.

Successivamente, l’esecutivo ha corretto il tiro introducendo queste due misure sostitutive che hanno più il sapore della toppa su una falla che ha fatto molto rumore. Infatti, tra i tanti commenti critici sull’intervento al bonus giovani prevale l’indicazione del fatto che il bonus cultura non è una misura di sostegno alla povertà ma uno strumento di crescita per i giovani.

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