Disoccupazione e malattia, la novità

In arrivo novità sul fronte dell’indennità di disoccupazione e delle giornate di malattia. Pronto un provvedimento

NASPI (Foto Adobe)

Sono diverse le novità che il nuovo esecutivo sta introducendo sin dai primi mesi di mandato. Molte novità riguardano il settore del lavoro. Infatti sono state confermate le riduzioni delle contribuzioni sulle buste paga ai fini dell’aumento del netto sugli stipendi dei dipendenti.

C’è stato un lieve aumento rispetto al taglio di contribuzione previsto già dal governo Draghi del 2 per cento. Ciò comporterà un aumento anche se lieve delle buste paga. Inoltre, è stato introdotto nuovamente lo strumento del voucher come forma di pagamento del lavoro a chiamata.

Il governo studia Naspi e malattia per i forfettari

NASPI (Foto Adobe)

In questo caso non è una buona notizia per i lavoratori visto che i voucher si trasformarono in abusi da parte del datore di lavoro che utilizzava la forma di pagamento per remunerare il lavoro continuato e non occasionale. Buone notizie, invece, arrivano per i professionisti e lavoratori autonomi con Partite Iva forfettarie.

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Infatti, per costoro si sta studiando il modo per introdurre l’indennità di disoccupazione e le giornate di malattia retribuite come accade per i lavoratori dipendenti. I tempi, però, sono stretti per inserire tale provvedimento ella legge di bilancio. Il tema sarà affrontato per stabilire la riforma fiscale che anche la Commissione europea ha chiesto all’Italia.

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L’Europa pensa che l’Italia abbia bisogno di una riforma che possa alleggerire le buste paga dalla tassazione e aumentare il netto sugli stipendi. Del resto, le buste paga italiane sono tra le più tassate tra i paesi membri dell’Unione europea. L’Unione ha anche usato un riferimento nella riforma che l’ex premier Draghi stava per introdurre.

Una riforma che, tuttavia, doveva procedere di pari passi con la riduzione dell’evasione fiscale. Il verbo della riforma di Draghi che è in linea, poi, con le idee della Commissione europea è: pagare meno affinché paghino tutti. Per questo motivo l’introduzione del nuovo limite ai pagamenti in contante e all’uso del pos cozzano con la strada intrapresa dall’ex governatore della banca d’Italia.

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