Buoni Fruttiferi in prescrizione: puoi chiedere il rimborso integrale

Dopo la sentenza dell’Agcm sui Buoni Fruttiferi Postali in prescrizione: puoi chiedere il rimborso integrale, come bisogna fare.

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Nei giorni scorsi, è arrivata la notizia che l’Autorità Garante per la Concorrenza e il Mercato ha multato Poste Italiane di ben 1,4 milioni di euro per quello che viene ritenuto un comportamento scorretto nei confronti dei consumatori. La sanzione è arrivata in riferimento alla gestione che viene fatta dei Buoni Fruttiferi Postali.

In particolare, rispetto alla prescrizione dei suddetti buoni, spesso il consumatore verrebbe tratto in inganno, cadendo in errore riguardo alla possibilità di riscuotere i propri crediti. Cosa sta succedendo con quella che è una delle forme di risparmio più utilizzate dagli italiani è presto detto e la sentenza di AGCM chiarisce alcuni aspetti.

Come chiedere il rimborso dei Buoni Fruttiferi Postali

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I Buoni Fruttiferi Postali sono un investimento di capitale, che matura degli interessi: molti consumatori si trovano nella situazione di voler pretenderne il rimborso integrale, ma Poste Italiane lo negherebbe. Questo perché il diritto al rimborso si prescrive in 10 anni. C’è però poca chiarezza sul tema e su questo si basa la sentenza di AGCM, che lo scorso 18 ottobre ha accertato la violazione da parte di Poste Italiane di alcuni commi dell’art. 20 del Codice di consumo.

In particolare, la società viene accusata di aver omesso di indicare la data di scadenza ovvero la data di prescrizione dei Buoni Fruttiferi Postali, al momento della stipula, e negli ultimi 5 anni di avvertire i consumatori che i loro titoli erano prossimi alla prescrizione. Anche oggi la specifica data di scadenza del Buono non sarebbe idonea ad assicurare la consapevolezza del consumatore rispetto alla prescrizione.

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Insomma, nel corso del tempo e nonostante i reclami di tanti consumatori, Poste Italiane non avrebbe dato informazioni idonee ai consumatori, affinché questi potessero esercitare i propri diritti di credito relativi al buono postale fruttifero precedentemente sottoscritto. In virtù della recente sentenza, interviene il Codacons, che intende garantire ai consumatori il rimborso integrale dei buoni fruttiferi andati in prescrizione.

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In sostanza, con una minima quota associativa, il Codacons consente ai consumatori di scaricare una lettera di diffida nei confronti di Poste Italiane, affinché rimborsi con effetto immediato i buoni fruttiferi dei quali si è titolari. La formula è quella del versamento di un obolo di appena 2 euro attraverso PayPal, per sostenere le spese legali portate avanti dall’associazione per fare ricorso.

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