Buoni fruttiferi Poste cointestati: cosa succede in caso di morte

I buoni fruttiferi emessi da Poste Italiane sono di certo un ottimo modo per risparmiare e guadagnare in maniera sicura ma che cosa succede se sono cointestati e uno dei cointestatari muore?

buoni fruttiferi postali cointestati
Poste Italiane (foto Adobe)

Il motivo per cui si decide di acquistare buoni fruttiferi postali può essere per esempio quello di fare un regalo a un figlio o a un nipote. In questo caso molto spesso i buoni fruttiferi postali che vengono acquistati sono cointestati in maniera tale che sia il genitore o il nonno sia il figlio o il nipote possano operare. E nel caso in cui uno dei cointestatari muoia e bene sapere quali sono gli eventuali diritti dei cointestatari o del cointestatario.

A chiarire la questione sono stati in più occasioni i giudici, cui è stato proprio chiesto di rispondere a questa domanda in sede legale. Ecco quindi quali sono i diritti dei cointestatari e in quali casi questi diritti possono essere esercitati.

Buoni fruttiferi postali cointestati, questi i diritti

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Buoni fruttiferi (foto Adobe)

Nel caso di decesso di un parente ci sono molte procedure che occorre apprendere rapidamente. Tra questi la gestione di una eventuale eredità tra diversi eredi. Ma almeno nel caso dei buoni fruttiferi postali la situazione potrebbe non essere troppo complicata. Come sottolineato, infatti, nuovamente dalla Corte di Cassazione lo scorso 10 febbraio 2022, i buoni fruttiferi postali possono essere rimborsati al cointestatario superstite.

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Ciò che è importante è che sul buono cointestato sia presente la dicitura “pari facoltà di rimborso“, indicata come clausola PFR nel contratto che si stipula al momento dell’acquisto. Questa clausola permette al cointestatario superstite di riscuotere quindi il buono. Questa possibilità viene dal fatto che i buoni fruttiferi postali sono diversi nella forma e nella sostanza dai libretti di risparmio.

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Nel caso dei libretti di risparmio esiste infatti una differenza anche se è presente la stessa clausola PFR. Nel caso del libretto di risparmio, in base all’ex articolo 187, il rimborso si può avere soltanto se sono presenti e concordi tutti gli eredi del defunto mentre per il buono cointestato ciascun cointestatario può effettivamente riscuotere la somma relativa al buono anche in autonomia. Non sussiste quindi da parte di Poste Italiane nel caso di buoni cointestati la necessità di avere il consenso da parte degli eredi. Per poter riscuotere i buoni il cointestatario dovete semplicemente recarvi presso l’ufficio postale e richiedere che venga effettuata tale operazione, sempre se sui buoni è presente la clausola di pari facoltà di rimborso.

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