Perché il diesel costa più della benzina

Calano i prezzi dei carburanti ma resta viva quella che appare un’anomalia del mercato che vede il diesel costare più della benzin

bonus benzina
Diesel più caro della benzina  (Foto Adobe)

Il decreto Aiuti-ter è stato l’ultimo provvedimento del governo Draghi a favore di famiglie e imprese al fine di fronteggiare al meglio le conseguenze dell’inflazione e del caro energia. Tra i diversi interventi è arrivata la nuova proroga al taglio delle accise sui carburanti del valore di 30 centesimi di euro al litro.

La nuova data è stata fissata al 31 ottobre 2022 ma è possibile una proroga anche a novembre. Tuttavia, sarà il nuovo governo, in tal caso, a dover provvedere a questa possibile nuova proroga. A prescindere dal taglio delle accise è in corso anche un calo dei prezzi del carburante da qualche settimana.

Diesel più caro della benzina: i motivi

bonus benzina
Diesel più caro della benzina (Foto Adobe)

Tuttavia, c’è un’anomalia che emerge quando ci si trova al distributore di carburanti. Il diesel, infatti, costa più della benzina. Le spiegazioni possono essere molteplici. La prima è una domanda di diesel maggiore rispetto alla benzina. Infatti il diesel occorre per i trasporti su gomma e aerei che probabilmente saranno maggiori rispetto agli spostamenti dei veicoli a benzina.

Leggi anche: APE sociale, cos’è e a chi conviene davvero

La benzina, infatti, è più diffusa tra i veicoli privati e, probabilmente, costoro stanno cercando di abbassare i consumi magari sfruttando maggiormente il trasporto pubblico per fronteggiare gli aumenti. Inoltre, l’Italia importa dalla Russia il 60% del fabbisogno di gasolio il cui prezzo è più alto.

Leggi anche: Per queste case si può avere mutuo al 100%: molti lo ignorano

Sul tema è intervenuto il segretario nazionale Fegica dei distributori di benzina Alessandro Zavalloni, che ha spiegato al Corriere della Sera che gli aumenti sul gasolio che affondano radici profonde in “un settore che per anni è stato considerato secondario. Siamo passati dal raffinare le materie prime per esportarle, ad essere meri importatori di prodotti finiti. In questo momento, poi –  ha aggiunto – siamo ancora costretti a importare il gasolio di Putin che rappresenta il 60% del totale”. 

Impostazioni privacy