Digitale terrestre, chi non vede i canali può avere un rimborso?

I cambiamenti del digitale terrestre degli ultimi mesi hanno messo, a volte, a dura prova la pazienza degli utenti. Ma c’è un rimborso da chiedere se i canali sono spariti o non si vedono più come prima?

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Digitale terrestre (foto Adobe)

Tra i grandi mutamenti avvenuti nella nostra vita di tutti i giorni nel corso degli ultimi mesi c’è sicuramente la nuova TV digitale con la riassegnazione delle frequenze sul territorio nazionale. Come abbiamo imparato, si è trattato di un cambiamento necessario per poter garantire alla nuova rete 5G spazio per svilupparsi e ampliarsi e, lo stesso tempo, dare ai cittadini italiani ed europei trasmissioni in qualità superiore.

Ma questi cambiamenti e le operazioni che hanno coinvolto tutte le emittenti nazionali e locali hanno portato in diverse zone del nostro Paese situazioni problematiche e disservizi che, purtroppo, non sono stati ancora risolti e che probabilmente non potranno essere risolti nel breve periodo. Molti cittadini, stanchi di settimane e anche mesi di canali a singhiozzo, si sono rivolti ai propri amministratori locali che a loro volta hanno fatto appello per trovare una soluzione. Tra le richieste avanzate c’è stato anche spesso un rimborso oppure uno sconto sul canone Rai. Ma è davvero possibile ricevere uno sconto se la tv non si vede più?

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Digitale terrestre (foto Adobe)

Se dovessimo guardare a questa questione da un punto di vista puramente logico verrebbe da pensare che non potendo usufruire del servizio di visione dei canali del digitale terrestre non dovrebbe essere obbligatorio il pagamento del canone. Soprattutto perché non è di certo colpa dei cittadini se le emittenti hanno deciso, o più spesso si sono trovate costrette a decidere, di cambiare la posizione dei ripetitori lasciando così alcune zone del Paese completamente al buio.

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Stando a quello che prevede la norma che riguarda il pagamento del canone RAI non ci sono eccezioni e non sono previsti nè sconti nè detrazioni per chi ha problemi di visione in quanto il canone è un tributo dovuto perché si possiede un impianto in grado di ricevere il segnale. Se poi questo segnale non arriva o arriva a singhiozzo è un altro discorso. E probabilmente è proprio per andare incontro a chi si trova a non poter più vedere i canali del digitale terrestre a causa del refarming delle frequenze che il Governo ha modificato il famoso bonus per il decoder tv.

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Il bonus, del valore di 30 euro, era stato pensato proprio per consentire a tutti di potersi dotare di un nuovo sistema di ricezione in grado di lavorare sulle nuove frequenze. Ma, in alcune zone del Paese, cambiare semplicemente il decoder non ha migliorato la situazione dei cittadini a causa della morfologia del territorio stesso. Ed è proprio a chi si trova in zone in cui il segnale non arriva che è invece concesso il nuovo bonus decoder satellitare del valore di 50 euro.

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