Autovelox, c’è un dettaglio che può annulare la multa: di cosa si tratta

La nota contravvenzione per eccesso di velocità va incontro all’annullamento se il dispositivo non è regolare. Di cosa si tratta

Autovelox, c'è un dettaglio che può annulare la multa: di cosa si tratta
Autovelox (Foto Adobe)

Molti di noi hanno più che ampiamente rodato il proprio veicolo in prossimità delle grandi partenze o dell’imminente esodo di Ferragosto, impegnando i weekend con tratte “fuori porta” per godere dei primi scampoli di riposo ed evasione. Ma è stato soltanto un modello a scala ridotta del fenomeno che impegnerà nei prossimi giorni, e rimandato poi nelle giornate del grande rientro, strade e autostrade. 

In effetti, per gli automobilisti, l’arrivo al casello – limitandoci al solo ambito automobilistico – è soltanto l’ultima di un ampio catalogo di zavorre che gravano quest’anno sulle spese generali dell’auto: oltre i consueti esborsi di bollo e assicurazione, nonché l’ordinaria manutenzione del veicolo, gli esosi rincari del carburante e degli accessori costi della vacanza (caselli inclusi, appunto) si stanno abbattendo nei bilanci familiari del mese in corso.

Autovelox, per questo motivo il verbale può essere annullato 

Autovelox, c'è un dettaglio che può annulare la multa: di cosa si tratta
Multe da autovelox (Foto Pixabay)

Anche la condotta di viaggio non sarà e non deve essere priva di cautele. Nonostante si viva il piacere di percorrere strade che al graduale avvicinarsi delle mete scelte per rigenerarsi, ingentiliscono i nostri occhi di automobilisti con – ad esempio – un anticipo di costa, oppure con un belvedere su campagna e pianure, la guida comporta costante concentrazione e moderazione.

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In chiave di responsabilità verso noi stessi e di chi ci accompagna, la velocità di crociera deve rispettare i limiti imposti dal Codice della Strada, in particolare su strade impegnative. Senza sottovalutare le circostanza più banali di percorrenza; rischi e pericoli nei confronti dell’incolumità personale si celano ad ogni chilometro dove l’acceleratore dà il meglio di sé. Tuttavia, di fronte a lenti tratti di provincia (ad esempio) o al contrario, all’imprevedibilità di una strada che più scorrevole e libera non si può, sferrano il loro agguato i temuti autovelox.

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Talvolta, tali dispositivi rovinano le vacanze e la gita della domenica, registrando il superamento della velocità su tratti stradali i cui limiti sono inferiori alla media di locomozione umana. Ma anche nella ragione dell’elettronica, il guidatore si può opporre al verbale sanzionatorio in sede del Giudice di Pace. Il tutto è suggerito dall’art. 192, comma 2 del Regolamento di esecuzione del Codice della Strada: si parla di omologazione dell’apparecchio di controllo; l’Ispettorato generale per la circolazione e la sicurezza stradale deve accertare la regolarità del prototipo prima ancora dell’installazione. In sostanza, l’assenza di procedure di omologazione e di relativa approvazione non autorizza il rilevamento elettronico, in quanto non può essere garantita la precisione. Pertanto, il contesto giudiziario non può che mettere in discussione la legittimità del verbale, in assenza di prove dimostranti il contrario, annullarlo.

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