Busta paga, aumento di 60 euro per questi lavoratori

Alcuni lavoratori avranno a breve un aumento di 60 euro in busta paga. Ecco chi sono e il motivo dell’aumento

Busta paga (Foto Pexels)

Sono in vista degli importanti aumenti per quanto riguarda una categoria ben precisa di lavoratori. Se questi giorni sono contrassegnati dall’inserimento in busta paga del bonus da 200 euro una tantum previsto dal Dl Aiuti, ed emanato dal governo Draghi prima della sua caduta, stanno per arrivare anche degli aumenti in busta paga.

L’intervento sugli stipendi, che consiste in circa 60 euro in più, è dovuto al taglio degli contributi e sarà inserito all’interno del Dl Aiuti Bis che dovrebbe essere varato entro la prossima settimana. Vediamo ora nel dettaglio qual è la categoria di lavoratori interessata dall’aumento.

Busta paga, ecco chi riceverà un aumento di 60 euro 

Busta paga (Foto Pexels)

L’aumento in busta paga per il mese di agosto che dovrebbe essere ufficializzato con il Dl Aiuti Bis riguarda i docenti ed il personale ATA. Questi lavoratori otterranno in media 60 euro in più grazia al taglio del contributi con il quale si promette l‘aumento all’1% della decontribuzione dei redditi fino a 35 mila euro fino al 31 dicembre 2022. Ovviamente questo porterà ad un aumento del netto in busta paga, proprio come era stato richiesto dai sindacati.

Questo significa che i docenti e personale ATA si ritroveranno in busta paga una somma che generalmente va nelle casse dello Stato come contributo per la pensione. Il lavoratore i questo modo continua a maturare la stessa pensione e quindi senza penalizzazione. Attualmente la riduzione del versamento, che si traduce in corrispondente incremento in busta paga, è dello 0,8%.

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Con la misura che dovrebbe entrare a vigore a breve si aggiungerà un ulteriore taglio dell’1%, per cui l’aliquota contributiva a carico del lavoratore scenderà temporaneamente al 7,39% dall’originario 9,19%. Questo esonero contributivo riguarda solo i dipendenti con imponibile fino a 2.692 euro lordi al mese.

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Secondo quanto si apprende dalle prime stime, questa decontribuzione dovrebbe portare ad un aumento fino a 62 euro mensili per un docente della scuola secondaria con 10 anni di anzianità. Questo calcolo va fatto sulla base di ogni singola situazione dal momento che si tratta di un criterio specifico parametrato in base all’imponibile medio mensile del lavoratore dipendente.

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