Conto corrente: scattano controlli se superi questa soglia

Il decreto semplificazioni ha modificato il tetto oltre il quale è obbligatoria la comunicazione al Fisco

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Conto corrente? (foto Adobe)

Lo scorso 15 giugno il Governo ha approvato il decreto semplificazioni. Lo scopo dei decreti semplificazione è quello appunto di semplificare alcune procedure e rendere più agevole il lavoro dei consulenti, dei contribuenti e degli organi preposti ai controlli. Sono stati diversi i provvedimenti concentrati soprattutto su proroghe delle scadenze e facilitazioni di alcune procedure.

Tra i diversi interventi adottati si è cercato di facilitare anche il lavoro degli organi preposti dallo Stato per il controllo sulle imposte. Lo scopo delle semplificazioni, infatti, riguarda anche questo aspetto e non solo quello che si riferisce alla semplificazione degli adempimenti.

Movimenti con l’estero, il tetto scende a 5.000 euro

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Conto Corrente (Foto Adobe)

Tra i provvedimenti decisi dal decreto è previsto, infatti, l’abbassamento della soglia oltre la quale saranno obbligatorie le segnalazioni all’Agenzia delle entrate. Il decreto, infatti, fissa a 5.000 euro il limite oltre il quale nasce l’obbligo di segnalare al Fisco i movimenti in denaro, anche virtuali, da e per l’estero per operazioni eseguite per conto o a favore di persone fisiche, enti non commerciali e di società semplici e associazioni equiparate.

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Ciò vuol dire che gli intermediari bancari e finanziari ed altri operatori finanziari e non che prendono parte ai trasferimenti da o verso l’estero di mezzi di pagamento, anche con semplice movimentazione di conti, saranno obbligati a comunicare all’Agenzia delle entrate i dati che riguardano queste operazioni.

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Il precedente tetto oltre il quale scattava l’obbligo era fissato a 15.000 euro. Ciò non vuol dire che i contribuenti non potranno più superare la soglia dei 5.000 euro per effettuare operazioni con l’estero. Nessun divieto è stato inserito in tal senso. Il provvedimento riguarda in maniera diretta gli intermediari finanziari e non i contribuenti.

I movimenti che possono essere oggetto di controlli sono: assegni bancari e postali, assegni circolari e altri assegni a essi assimilabili o equiparabili, vaglia postali, ordini di accreditamento o di pagamento, carte di credito e altre carte di pagamento, polizze assicurative trasferibili, polizze di pegno.

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