In pensione a 57 anni: questi lavoratori possono farlo

Non tutti sono a conoscenza del fatto che in Italia una categoria di lavoratori può andare in pensione a 57 anni: ecco chi 

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Pensione (Foto Adobe)

La pensione rappresenta uno dei traguardi da raggiungere per i lavoratori dopo tanti anni di duro lavoro quotidiano. In Italia il tema pensioni è davvero molto caldo dal momento che con l’uscita di scena di Quota 100 a fine anno il governo è ancora al lavoro per trovare una giusta misura.

Uscire dal mondo del lavoro non è affatto una cosa semplice al giorno d’oggi nonostante ci sia la possibilità della pensione anticipata che, però, richiede determinati presupposti che riguardano contributi ed età minima. Non tutti sono a conoscenza del fatto che alcune categorie di lavoratori possono anche andare in pensione a 57 anni: ecco chi e il motivo.

Pensioni, ecco chi potrà andarci a 57 anni

Pensioni inps conguaglio
Pensioni Inps (Foto Adobe)

Ci sono infatti dei lavoratori in Italia che con 35 anni di contributi possono andare subito in pensione a prescindere dall’età anagrafica. Ad andare in pensione anticipata i lavoratori delle aziende del comparto dei poligrafici, ovvero tutto il personale dipendente di case editrici, che non sia giornalistico, che sono in rosso.

Queste persone non percepiranno la pensione intera ma ci sarà una decurtazione sull’assegno mensile che varierà in base agli anni di anticipo del normale pensionamento. Si stima che questi pensionati riceveranno il 2% in meno per ogni anno anticipato che sarà per tutta la vita e non fino al raggiungimento dei 67 anni, età richiesta oggi per andare in pensione.

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Andando più nello specifico, il prepensionamento con 35 anni di contributi riguarda i poligrafici dipendenti di imprese editoriali in crisi sino al 2023. È però fondamentale che l’azienda editoriale abbia attivato una riorganizzazione aziendale a causa di crisi, mettendo i lavoratori in Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria. A spiegare tutti i dettagli è la circolare n.126 dell’INPS.

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Requisito fondamentale per il pensionamento anticipato è che il requisito contributivo maturi entro il periodo di fruizione del trattamento straordinario di integrazione salariale finalizzato al prepensionamento. Ovviamente questo tipo di pensione non è obbligatoria ma, trattandosi di aziende in crisi, è chiaro che il lavoratore rischia, finito il periodo di CIGS, di essere licenziato.

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