Veg-gap, migliorare l’aria e la legislazione sull’inquinamento in città

Si chiama Veg-gap il progetto coordinato da Enea che coinvolge due città italiane è una città spagnola e che pone al centro la sensibilizzazione dei cittadini su quanto importante sia la presenza del verde in città per migliorare la qualità dell’aria e allo stesso tempo aiutare anche le amministrazioni locali e i ricercatori che si occupano di questo tema

veg-gap verde citta
Progetto Veg-gap (foto Unsplash)

Sul sito ufficiale del progetto che coinvolge i comuni di Bologna, Milano e Madrid nonché istituti di ricerca e aziende, viene ben spiegato ciò che si intende fare per far sì che cittadini e amministrazioni locali prendano sempre più coscienza del fatto che uno dei sistemi per combattere l’inquinamento ambientale nelle città è quello di implementare e curare maggiormente gli spazi verdi.

Esistono infatti moltissimi studi in materia che dimostrano come per esempio la presenza di verde che crea ombra è in grado di abbattere la temperatura nelle zone riparate dal sole rispetto a quelle che si trovano in ombra a causa della presenza di costruzioni umane.

Ma la presenza del verde in città serve anche a mitigare quelli che possono essere gli effetti negativi dell’inquinamento. La presenza quindi del verde, che siano cespuglio o alberi, favorisce una maggiore produzione di ossigeno e un miglior controllo della temperatura andando ad impattare positivamente su quelle che sono le condizioni di vita dei cittadini e anche sulla loro salute.

Il progetto europeo vuole rispondere alle seguenti domande: “In che modo il verde urbano influisce sulla temperatura e sulla qualità dell’aria e, di conseguenza, sul benessere dei cittadini? Quali specie sono più adatte da piantare nelle aree urbane? Quanta deve essere e dove dovrebbe essere posizionata la vegetazione in città?

Bastano alcuni dati, riportati per esempio sul comunicato stampa ufficiale che accompagna la presentazione di Veg-gap, per capire quanto è importante l’approfondimento dello studio di questo settore specifico. Oltre il 70% delle emissioni nocive che raggiungono l’atmosfera provengono Infatti da forme di inquinamento create dalle città ed è quindi proprio dentro le città che occorre trovare le soluzioni per abbattere questa percentuale. Sappiamo da altri studi quanto siano pericolose per la salute umana le pm10 e le PM 2.5. Ma uno studio fine a se stesso rischio di non portare risultati.

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Ed è per questo che Veg-gap non è solo un report dei dati relativi alla qualità dell’aria io relazione all’incidenza del Verde a Bologna, a Milano e a Madrid ma è anche uno o strumento messo a disposizione dei cittadini e delle Amministrazioni comunali perché si rendano effettivamente conto che è necessario implementare delle politiche che prendano in considerazione nella progettazione urbana, o nella riqualificazione urbana, una presenza del Verde non di puro arredo.

Sempre nel comunicato stampa si legge infatti come gli strumenti sviluppati nell’ambito del progetto Veg-gap possono aiutare proprio le autorità locali che “spesso non hanno le informazioni e gli strumenti decisionali necessari per scegliere al meglio la quantità di vegetazione da piantare, le aree più opportune per interventi di forestazione, nonché la tipologia di specie da utilizzare al fine di mantenere o migliorare la qualità dell’aria e aumentare la resilienza ai cambiamenti climatici“.

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