Digitale terrestre, nuove modifiche in arrivo: le ultime

Abbiamo toccato l’otto marzo che per il digitale terrestre abbiamo imparato a riconoscere come data importantissima. Ci sono però altre date che dobbiamo tenere presenti nel nostro percorso verso il vero nuovo digitale terrestre

Digitale terrestre
Digitale terrestre (Foto Adobe)

I cambiamenti alla TV digitale che sono ufficialmente iniziati lo scorso 15 ottobre non si sono conclusi con l’arrivo dell’8 marzo. c’è un’altra data fondamentale per tutto il territorio nazionale che è poi il vero spartiacque tra la vecchia e la nuova TV.

Ci sono infatti le date per il percorso dello switch-off delle regioni italiane in cui ancora non si è del tutto liberata la famosa striscia di banda da destinare al 5G. E c’è poi la data che dobbiamo tenere tutti presenti e che è quella che ci porterà ad avere lo standard effettivo DVB–T2, un passaggio per cui occorre essere preparati.

Digitale terrestre, scampoli di switch-off e rivoluzione 2023

Digitale terrestre (foto: Unsplash)

Cominciamo con le date che riguardano le regioni che saranno coinvolte nelle prossime settimane dal percorso di riduzione della banda. Il cosiddetto refarming ovvero la riassegnazione delle frequenze in uno spazio ridotto. Finora le date sul sito del Ministero dello sviluppo economico erano state aggiornate solo fino al Friuli Venezia Giulia mentre ora ci sono le conferme riguardo il percorso delle regioni rimanenti ovvero alcune del Centro, come Liguria  Lazio e Umbria e quelle del Sud tra cui Puglia e Basilicata.

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Cominciamo con queste date. Lo switch-off è partito martedì 15 marzo nelle Marche, dal 25 marzo proseguirà in Abruzzo e dal primo aprile in Molise. In una data compresa poi tra il primo marzo e il 15 marzo ci sarà anche il passaggio di tutta la cosiddetta area 4 ovvero Sicilia, Calabria, Puglia, Basilicata. Dal primo maggio al 30 giugno ci saranno gli ultimi passaggi delle regioni Liguria, Toscana, Umbria, Lazio, Campania, che identificano l’area 1B.

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Veniamo poi alla seconda data fondamentale che è quella nel primo gennaio 2023, salvo cambiamenti. A partire dal primo gennaio dell’anno prossimo tutti i ripetitori DVB-T verranno spenti e si potrà continuare a guardare i canali solo se si è in possesso di un decoder o di una televisione abilitati alla visione del DVB–T2. Da questo punto di vista dovremmo essere tutti abbastanza tranquilli dato che ormai tutti gli apparecchi in vendita devono essere compatibili con la nuova codifica.

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