Tari, da marzo cambia tutto: l’importante novità

Entro marzo arriva una importante novità che riguarda la Tari: ecco cosa cambia per tutti i cittadini che devono pagarla

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Cambieranno a breve le regole per la tassa sui rifiuti. L‘Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente, tramite apposita delibera, ha infatti stabilito un set di obblighi di contenuto nel Testo unico per la regolazione della qualità del servizio di gestione dei rifiuti urbani.

Il Testo unico va a cambiare, di fatto, i regolamenti comunali e alcuni di questi obblighi si andranno a riflettere direttamente sui cittadini che dovranno pagare la Tari. Si tratta di nuove tempistiche e rateizzazioni che andranno a favorire chi si trova in difficoltà economica.

Tari, cosa cambia da marzo 2022

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I nuovi standard entreranno in vigore il prossimo anno ma già entro il 31 marzo 2022 i comuni dovranno scegliere uno dei quattro schemi regolatori previsti. Quello che si vuole fare è creare dei protocolli comuni a livello nazionale per la gestione dei rifiuti e della Tari.

Due gli obblighi, legati alla qualità contrattuale o alla qualità tecnica. Per quanto riguarda la qualità contrattuale, sono prese in considerazione la gestione delle richieste di attivazione, variazione e cessazione del servizio; la gestione dei reclami, delle richieste di informazioni e di rettifica degli importi addebitati.

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Ancora i punti di contatto con l’utente; la modalità e periodicità di pagamento, rateizzazione e rimborso degli importi non dovuti; ritiro dei rifiuti su chiamata e disservizi e riparazione delle attrezzature per la raccolta domiciliare. Per quanto riguarda la qualità tecnica sono prese in considerazione la continuità e regolarità e la sicurezza.

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Con i nuovi obblighi i Comuni dovranno garantire un’ulteriore rateizzazione per rate di importo minimo pari a 100 euro o in caso superi del 30% il valore medio degli ultimi due anni per coloro che sono beneficiari del bonus sociale per disagio economico previsto per i settori elettrico, gas e idrico e per gli utenti che si trovano in condizioni economiche disagiate individuati in base ai criteri comunali.

Per quanto riguarda i reclami e le richieste di informazione e di rimborso degli importi addebitati erroneamente, i nuovi standard prevedono tempi di risposta pari a 30 giorni. La verifica del bollettino Tari e la rettifica delle somme addebitate deve essere inoltre effettuata entro i 60 giorni lavorativi, e i rimborsi erogati entro 120 giorni.

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