Ne abbiamo parlato ma sta finalmente avvenendo, lo switch-off e il nuovo digitale terrestre arrivano a gennaio. Ecco i canali che dovrete rincorrere
Con l’arrivo del nuovo digitale terrestre comincia quello che potremmo definire il balletto dei canali. A gennaio, arriveranno i primi tre grossi cambiamenti.
A partire proprio da gennaio, infatti, assisteremo al cosiddetto refarming ovvero al passaggio delle trasmissioni sulle nuove frequenze. Questo significa che secondo il calendario diffuso dal Ministero dello Sviluppo Economico, nel corso dei prossimi mesi tutta l’Italia sarà coinvolta da questa operazione.
Questo significa anche che progressivamente, in tutta Italia occorrerà fare la risintonizzazione per non perdere i canali nella loro nuova numerazione definitiva. Al termine delle operazioni, avremo trasmissioni in qualità superiore e, per i canali che supportano la tecnologia, anche diversi contenuti aggiuntivi.
Digitale terrestre, i nuovi canali a partire da gennaio
La data che vi dovete segnare è il 3 gennaio. Perché sarà proprio a partire dall’inizio del prossimo mese che le prime aree del nostro Paese verranno ufficialmente coinvolte nel refarming. Ad essere interessati saranno gli abitanti della Sardegna e i canali interessati sono quelli del Mux Rai ovvero: Rai1, Rai2, Rai 3 e RaiNews24. E mentre in Sardegna il Mux Rai sarà oggetto del refarming, lo switch-off e il passaggio quindi alla nuova codifica mpeg4 andrà avanti nel nord Italia.
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C’è da notare che in realtà alcune del nord sono già state oggetto di una parziale rimodulazione per agevolare i passaggi successivi. Il calendario ufficiale però segna per esempio per la Valle d’Aosta il periodo tra il 3 e 7 gennaio per lo switch-off, seguita a breve giro da Piemonte, Emilia-Romagna, provincia di Piacenza, Lombardia. A febbraio sarà la volta delle province di Bolzano e Trento e di parte del Veneto.
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Per il Veneto lo switch-off continuerà anche a marzo con la zona della Pianura padano veneta. Marzo sarà anche il mese per il Friuli-Venezia Giulia e per le regioni della cosiddetta area 4 ovvero Sicilia, Calabria, Puglia, Basilicata, Abruzzo, Molise e Marche. Tra maggio e giugno saranno coinvolte le ultime aree della cosiddetta area 1B; area 1B che comprende Lazio, Campania, Toscana, Umbria e Liguria.
