Il bollo auto è una tassa che deve essere pagata da tutti coloro che hanno una autovettura. Ci sono però delle esenzioni. Ecco quali
Tra le tasse più odiate dagli italiani c’è sicuramente quella del bollo auto il cui pagamento spetta a tutti coloro che possiedono una autovettura regolarmente iscritta al Pubblico registro automobilistico.
La tassa deve essere pagata ogni anno a prescindere dall’utilizzo o meno del veicolo. Ci sono però alcune vetture per le quali il bollo auto può non essere pagato o per un dato periodo o per sempre. In questo articolo vedremo nello specifico per quali mezzi il bollo auto può non essere pagato.
Bollo auto, ecco chi non lo paga
A non dover pagare il bollo auto sono tutti i proprietari di veicoli elettrici. Questo tipo di esenzione è a tempo determinato, ovvero dura 5 anni ma, allo scadere di questi, la tassa da versare è decisamente inferiore rispetto a quella fissata per le automobili a benzina, diesel e gas.
Leggi anche: Gratta e Vinci, migrante gioca 3€ e vince un patrimonio
Il pagamento del bollo è diverso da regione a regione poiché sono tali enti ad essere delegati dallo Stato a gestire le tasse automobilistiche. In Lombardia, ad esempio, l’esenzione è a tempo indeterminato se la vettura è elettrica o a idrogeno. È previsto anche un incentivo pari a 90 euro per coloro che demoliscono veicoli inquinanti.
Leggi anche: Canone Rai, chi ha la legge 104 può non pagarlo?
Sono esenti dal pagamento anche le auto d’epoca, ovvero quelle che hanno più di trent’anni. Queste auto pagano solo una tassa di circolazione che va dai 25,82 ai 31,24 euro. La stessa cosa vale anche per i ciclomotori. Se, invece, i veicoli hanno tra i venti e i ventinove anni di vita, si paga a metà, sempre che si sia ottenuto il certificato di rilevanza storica. Ciò non vale in tutte le regioni.
Infine sono esenti dal pagamento i percettori della Legge 104: i veicoli e i ciclomotori utilizzati per il trasporto dei disabili sono infatti esentati dal pagamento del bollo auto. Il beneficio vale per un solo mezzo che deve essere intestato alla persona portatrice di handicap o a un familiare diretto del diversamente abile fiscalmente a suo carico o viceversa.
