Il dilemma del consumatore green, quanto è difficile comprare badando all’ambiente?

Tenere insieme la salute, l’ambiente e il portafoglio: questo è in buona sostanza il dilemma del consumatore green

Foto Altroconsumo

E il prossimo 30 novembre sarà proprio questo il tema di un incontro con relatrice Lisa Casali, scienziata ambientale e scrittrice, e l’On. Maria Chiara Gadda, promotrice della legge 166/2016 contro lo spreco e con un con intervento di Federico Cavallo, Responsabile Relazioni Esterne di Altroconsumo.

Ma cosa si intende per consumatore green e perchè nell’incontro si parla di dilemma? Rispondere alla prima parte della domanda risulta sufficientemente facile. Un consumatore green è un tipo molto specifico di consumatore, attento a che ciò che compra non arrechi danni al pianeta, che sia rispettoso a livello etico del lavoro di chi è coinvolto nella produzione e che abbia però un prezzo che molti definirebbero onesto.

Il consumatore green sa che un prodotto che rispetti l’ambiente e i lavoratori tende a costare di più e cercare di tenere insieme le istanze etiche e quelle di tenuta della vita quotidiana, che spesso possono tradursi in un dilemma: comprare green a ogni costo o rinunciare alla qualità assoluta ma arrivare a fine mese senza trattenere il fiato?

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Tutti gli indicatori delle scelte quotidiane dei consumatori mostrano che, soprattutto a causa della pandemia, molti più consumatori hanno iniziato a leggere le etichette, a informarsi sulla provenienza delle materie prime, a comprare badando anche alle condizioni di lavoro. Ma molti si sono accorti che riuscire a conciliare tutto può essere difficile.

Il convegno del 30 novembre prossimo vuole per questo “aiutare le persone a fare la spesa in maniera consapevole, porterà il punto di vista ed esperienza dei consumatori, sempre più interessati a mettere insieme la tutela dell’ambiente, della salute e del portafoglio“.

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