Bollo auto non pagato, il termine per non perdere il veicolo

Esiste un termine oltre il quale se si prosegue con il mancato pagamento dell’imposta sul possesso del veicolo si rischia grosso

Bollo auto
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Il bollo auto è una delle imposte che piacciono meno ai cittadini. Si tratta del tributo sul possesso di un veicolo che varia in base ai kw di potenza del motore indicati sulla carta di circolazione. La gestione del tributo spetta alle regioni che incassano l’imposta prevista dallo Stato. Esiste un termine oltre il quale in caso di mancato pagamento si perde il veicolo. Dopo tre anni di mancato pagamento, infatti, è prevista la cancellazione dal Pra, il registro automobilistico, dei veicoli.

Bollo auto, il rischio della cancellazione

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Esiste tuttavia un modo per porre rimedio. Prima della cancellazione, infatti, arriva una notifica al contribuente che dovrà dare prova di un valido motivo circa il mancato pagamento. In caso di assenza di comprovate giustificazioni, il veicolo sarà cancellato. In caso di cancellazione, è necessario immatricolare nuovamente il veicolo per rimetterlo in moto e utilizzarlo previo saldo delle pendenze.

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La cancellazione è, tuttavia, la sanzione più estrema. Solitamente, dopo tre anni dal mancato pagamento, l’Agenzia delle Entrate invia una notifica al contribuente. In caso di ulteriore mancato pagamento l’Agenzia può provvedere al fermo amministrativo del mezzo e al pignoramento del conto corrente dell’intestatario. Il bollo auto prevede delle sanzioni che scattano in base al periodo di ritardo del pagamento.

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Nello specifico, la normativa prevede: la sanzione dello 0,1% del bollo quando il ritardo non supera i 14 giorni; l’1,5% se il ritardo è compreso tra il quindicesimo e il trentesimo giorno; l’1,67% per un ritardo che va dal trentunesimo al novantesimo giorno; se è superiore ai novanta giorni, la sanzione è pari al 3,75% dell’importo del bollo all’origine del tributo.

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