Strisce blu, sai che in questi casi la sosta è gratuita?

Anche con le strisce blu, in alcuni casi specifici, il parcheggio non deve essere pagato. Quali sono le condizioni?

strisce blu
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Le strisce blu, nelle principali città italiane, identificano le aree di sosta a pagamento. Sono precedute da un cartello che spiega modalità ed importo. Ad esempio, nella maggior parte dei casi, il pagamento orario si riferisce solo ad alcune fasce orarie della giornata. Spesso i festivi sono gratuiti.

Anche per quanto riguarda l’importo la discrezionalità è affidata al comune di riferimento. Generalmente i parcheggi sulle strisce blu sono più costosi nelle importanti città d’arte italiane.

Un’altra regola che sta per trovare un’uniformità nazionale, ma che ancora oggi è di decisione comunale è la gratuità dei parcheggi per i disabili. In molte località, specialmente estive e turistiche, anche i disabili con contrassegno devono pagare il parcheggio.

Ma ci sono alcuni casi in cui il parcheggio sulle strisce blu, pur nelle fasce a pagamento, è gratuito per tutti.

Quando le strisce blu sono gratuite?

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Per effettuare il pagamento della sosta oraria, l’automobilista deve andare alle macchinette per ricevere il ticket, i cosiddetti parchimetri, e riporre il tagliando sul cruscotto del veicolo, in bella vista per i controlli.

Da qualche anno, per evitare il “riciclo” del biglietto pagato, deve essere inserita anche la targa del veicolo durante il pagamento al parchimetro. Ma se il parchimetro non c’è?

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Nel caso in cui il parchimetro sia assente o guasto, il conducente è legittimato a non pagare la sosta oraria. E’ bene fare una documentazione del parchimetro rotto, nel caso in cui ci sia bisogno di fare ricorso. Ovviamente è bene sincerarsi che non ce ne siano altri nelle vicinanze.

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Anche in assenza di possibilità di pagamento con il bancomat si può parcheggiare gratuitamente. La legge, dal 2016, prevede che ogni parchimetro deve avere la possibilità di pagare con la moneta elettronica.

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