Mutui, i risultati italiani di agosto 2021

Ad agosto l’Italia tra i paesi al mondo con i tassi più bassi sui mutui. Non vale per tutti in Europa. Volano in Grecia e Spagna

Mutuo casa
(pixabay)

Agosto è stato un mese florido non solo per la crescita della ricchezza del paese. L’Italia, infatti, ha fatto registrare i tassi di interesse tra i più bassi al mondo per quanto riguarda i mutui. Il dato è stato tratto da un’analisi approfondita da parte di Facile.it e Mutui.it che hanno puntato l’occhio su 14 Stati al mondo. E’ emerso, così, il dato positivo per l’Italia ma anche i valori doppi rispetto al Belpaese di Spagna e Portogallo mentre la Grecia è volata su tutte in Europa. IL paese più vicino all’Italia nel Vecchio Continente è la Germania.

Tassi bassi, com’è avvenuta l’analisi

I due portali hanno analizzato un immobile dal valore di 180.000 euro, una richiesta di finanziamento di 120.000 euro ed un piano di restituzione pari a 20 anni. In Italia, nel periodo di riferimento, questo tipo di finanziamento era indicizzato con Taeg tra 0,88% e 0,98% se fisso e fra 0,67% e 0,77% se variabile. I dati sono risultati i migliori rispetto a tutti i 14 Stati analizzati nello studio. In Europa la più vicina all’Italia è la Germania con un mutuo che è indicizzato a 1,18%. Male Portogallo e Spagna dove l’indice va rispettivamente a 1,94% e 1,64%. Per quanto riguarda il tasso variabile, l’Italia è sempre il paese migliore in Europa.

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Per quanto riguarda i paesi al di fori dell’Europa, per i tassi fissi, gli indici partono dall’1,44% in Canada, dall’1,89% in Australia, dal 2,13% in Giappone e dal 2,25% negli Stati Uniti. Per i tassi variabili, invece, il Canada è l’unico Stato che, con un Tan dello 0,98%, si avvicina all’Italia. I valori rilevati partono dall’1,41% in Giappone, dall’1,83% negli Stati Uniti, fino all’1,85% dell’Australia.

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I motivi di questa divergenza tra i paesi che fanno parte dell’Unione Europea e che dovrebbero avere livelli vicini data l’unificazione monetaria e la centralizzazione della Bce riguarda la concorrenza tra istituti di credito nazionali, come afferma l’analisi di Facile.it. Sostanzialmente, infatti, i paesi dell’area Euro sono vicini nei valori escluse le eccezioni di Grecia, Spagna e Portogallo.

 

 

 

 

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