Buoni fruttiferi postali: come ritrovarsi 10.000 euro

Buoni fruttiferi Poste: ecco una combinazione strategica per ottenere un tesoretto finale di 10.000€ dopo un po’ di anni 

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Curare oggi il terreno per attendere e raccogliere domani i frutti. E’ questo il principio che vi è alla base per quanto riguarda i buoni fruttiferi postali, nonché una delle forme di investimento più sicure in assoluto in Italia con garanzia totale per il capitale d’investimento iniziale. Sono necessari due elementi in tal caso: un tesoretto da una parte, tanta pazienza dall’altra. Perché ne passerà di tempo per vedere i risultati.

E’ chiaro che è sempre possibile prelevare in anticipo la somma versata, ma questa presenterebbe pochissimi margini di crescita o addirittura nulli in base al periodo del prelievo. Tranne per la soluzione di 4 anni poco vantaggiosa sul fronte economico, bisogna attendere da un minimo di 12 anni a un massimo di 20. E c’è soprattutto un prodotto che si rivela piuttosto remunerativo: il buono per minori.

Buoni fruttiferi postali: quale conviene di più 

Buoni fruttiferi postali
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Questo, infatti, presenta il tasso di crescita più alto di tutto che va fino a un massimo di 2.5%. Il secondo, tanto per rendere l’idea, si ferma a 0.75% e parliamo del buono 4×4. La durata è di 18 anni e può essere sottoscritto anche da una persona non parente al bambino. Con tale margine, è decisamente più semplice ottenere un guadagno importante che porti a cifra tonda da 10.000 euro.

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Tuttavia serve una cifra importante alla base e che non tutti possono versare: 6.750 euro. Ponendovi questo valore, infatti, quasi 20 anni dopo, un genitore – tramite il figlio – ne otterrebbe esattamente 10.017,65. Un investimento che, per chi può, forse può valere la pena. Sicuramente è la via più rapida in quest’ambito per centrare un tesoretto di diecimila euro.

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