UNC: sui rincari bollette il governo deve interpellare le associazioni

Le proposte delle associazioni a tutela dei consumatori finora sono rimaste inascoltate

canone rai
(pixabay)

L’autunno si avvicina, ed il rincaro bollette di luce e gas si appresta a pesare ulteriormente sulle famiglie italiane. La stima condotta dalle Autorità per l’energia parlano di 1.330 euro in più annui solo per le forniture di luce e gas; a queste cifre vanno aggiunti gli aumenti a cascata su prezzi dei carburanti, alimentari ed altri articoli al dettaglio. La situazione già si conosce da tempo, ed il governo è al lavoro per cercare una soluzione. L’Unione Nazionale Consumatori, in un comunicato stampa pubblicato il 16 settembre 2021, sottolinea la necessità di un coinvolgimento formale delle associazioni dei consumatori nei lavori governative.

Marco Vignola, responsabile del settore energia dell’Unione Nazionale Consumatori, commenta le affermazioni del Ministro della Transizione Ecologica Roberto Cingolani: “Sentite anche le associazioni di consumatori che da decenni fanno proposte inascoltate e che rappresentano le famiglie che in questi anni hanno pagato quelle bollette astronomiche”.

Il governo in questi giorni sta riscrivendo i metodi di calcolo delle bollette di luce e gas, in particolare ritoccando la voce “oneri di sistema”. L’Unione Nazionale Consumatori ha una linea decisa su come contrastare i rincari derivati dall’aumento del prezzo del greggio. Conclude Vignola: “Decidere, come nel precedente trimestre, di destinare i proventi delle aste di mercato dei permessi di emissione di CO2 all’abbassamento delle bollette, è doveroso, ma non basta. Vanno eliminati gli oneri di sistema dalle bollette, spostandoli sulla fiscalità generale. Va ridotta l’Iva sul gas al 10% sull’intero consumo e non solo sui primi 480 Smc annuali come è attualmente”.

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A questo link il comunicato dell’Unione Nazionale Consumatori

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