Censurata la campagna promozionale Danone, non è riconoscibile come pubblicità

Il Comitato di autodisciplina pubblicitaria sottolinea che la pubblicità Danone diffusa su Instagram non è riconoscibile in quanto tale

danone
(Getty Images)

Un post del 18 giugno 2021 diffuso su Instagram mostra una persona che maneggia ed utilizza vari prodotti dal marchio Alpro Danone. Il contenuto è promozionale dell’azienda, ma da nessuna parte compare la scritta “pubblicità” o “contenuto sponsorizzato”, solo degli hashtag che rimandano ad Alpro. Questa “défaillance”, a parere del comitato di autocontrollo pubblicitario, è sufficiente a censurare il video ed eliminarlo dai social. La disciplina pubblicitaria dice che un contenuto promozionale deve essere riconoscibile, senza necessità di sforzo interpretativo da parte del pubblico. Ed evidentemente questo della Danone Alpro non lo è. Il principio della trasparenza sulla comunicazione è stato violato dall’azienda.

Le nuove tecnologie hanno modificato radicalmente il settore pubblicitario, che non deve più declinarsi esclusivamente attraverso riviste e televisione, ma ha possibilità infinite attraverso i social. Per cui i contenuti, nella pletora incredibile di video che appaiono su Internet, devono essere molto appetibili e dar motivo all’utente di continuare la visione. Ma non è nascondendo l’intento del prodotto che si può raggiungere maggior successo. Le norme esistono, ma il labirintico mondo del web ha difficoltà ad applicarle.

Leggi anche: La crisi del grano sta per causare un’impennata sui prezzi di pasta e pane

Leggi anche: In Italia la transizione energetica potrebbe far aumentare il Pil di 400 miliardi

Impostazioni privacy