Le famiglie italiane si stanno indebitando troppo? Preoccupa l’ultimo report

Per il primo semestre del 2021 crescono in Italia le richieste di credito da parte delle famiglie. Lo riferisce il barometro Crif

(Pixabay)

Crescono le richieste di credito da parte delle famiglie italiane. A riferirlo l’ultimo aggiornamento del barometro Crif che rileva l’andamento delle istruttorie relative a prestiti e mutui relativi alle famiglie.

Nel primo semestre del 2021 il barometro Crif registra a livello nazionale una dinamica positiva rispetto allo stesso periodo del 2020, quando l’Italia ed il mondo si sono fermati a causa della pandemia.

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Richiesta di credito delle famiglie italiane, un naturale rimbalzo dopo la pandemia

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Come rivela Simone Capecchi, Executive Director di Crif, la richiesta di credito da parte delle famiglie italiane va letta come un rimbalzo naturale rispetto il 2020, anno della pandemia. Inoltre gli italiani si sentono sostenuti da un migliorato clima di fiducia e dal consolidamento della ripresa economica.

Questo trend positivo dovrebbe continuare per l’intero 2021 anche se si teme una maggiore selettività delle politiche di erogazione del credito a fronte dell’atteso peggioramento della rischiosità del comparto nel momento in cui gli interventi straordinari e le misure di sostegno alle famiglie dovessero essere sospese.

Facendo nello specifico un focus per quanto riguarda il Nord Italia, in Emilia Romagna, dallo studio di Crif si nota come nel primo semestre 2021 il numero di richieste di nuovi mutui e surroghe ha fatto segnare un eloquente +25% rispetto allo stesso periodo del 2020.

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Le province dell’Emilia Romagna dove si registra un aumento maggiore di richiesta di credito sono Piacenza e Modena che fanno segnare rispettivamente un +41,5% e +31,8%. A Bologna l’aumento è stato del +29,4% mentre la crescita più contenuta in regione si registra a Forlì-Cesena (+18,4%) e Parma (+14,5%).

Relativamente agli importi medi richiesti, rispetto allo stesso semestre dello scorso anno, in Emilia Romagna si registra un valore medio pari a 136.381 euro, di poco inferiore alla media nazionale.

 

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