Legambiente premia i comuni che riciclano, si accorciano le distanze tra Nord e Sud

Legambiente ha premiato i comuni “ricicloni”. Servono altri interventi, basati sul principio che “chi inquina paga”

rifiuti
(pixabay)

I rifiuti urbani sono una questione annosa in Italia, spesso sepolta sotto una coltre di problematiche molto radicate. Tra cui quella culturale. I capoluoghi delle regioni, e le città d’arte sono rovinate da mucchi d’immondizia accatastati ovunque, paragonabili solo a certe metropoli difficili del terzo mondo.

Legambiente, come ogni anno, stila una classifica dei comuni che hanno portato avanti risultati concreti, aumentando i rifiuti differenziati e diminuendo i generici. La classifica come sempre premia il nord Italia, che si conferma eccellenza nella categoria “Rifiuti free”, ad impatto zero. Ma il sud Italia sta scalando la classifica ed accorciando le distanze con il Nord. Ciò che è interessante sottolineare, è che il 70% dei comuni premiati fa parte di un consorzio, a conferma del fatto che l’associazionismo, con il supporto di valori condivisi, può portare una risposta reale alle problematiche cruciali.

Legambiente, in un comunicato stampa del 7 luglio, annuncia la premiazione dei “Comuni Ricicloni 2021”. Dai risultati, il centro Italia esce sconfitto, con rappresentanza in classifica del solo 6,1%, in decremento rispetto all’anno precedente. Grande vittoria invece per la Sardegna, che vede una presenza tra i ricicloni maggiorata del 39%. Insieme all’Abruzzo (+8%), contribuisce notevolmente al balzo in avanti del Sud Italia, che rappresenta il 26% dei comuni presenti in classifica, contro il 67,9% del Nord.

Una distanza ancora spaziosa, ma che si muove nella direzione di un progressivo e non così lento miglioramento.

Il presidente nazionale di Legambiente, Stefano Ciafani interviene alla premiazione: “I risultati di Comuni Ricicloni 2021 ci confermano come il passaggio da un’economia di tipo lineare a una di tipo circolare da Nord a Sud sia possibile, a partire dal lavoro di amministrazioni virtuose e sindaci attenti: è chiaro che, oltre all’impegno dei Comuni sulla raccolta differenziata, servono però altri interventi incisivi, come l’applicazione della tariffazione puntuale, in nome del principio “chi inquina paga”.

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A questo link il comunicato Legambiente

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