Quanto costa andare in vacanza quest’anno?

Rincaro vacanza: quest’anno gli italiani per spostarsi e pernottare in un posto di villeggiatura dovranno sborsare l’11% in più dell’anno scorso

(Pixabay)

Novità non proprio piacevole per gli italiani che si stanno preparando ad andare in vacanza dal momento che quest’anno spenderanno l’11% in più rispetto il 2020.

Quest’anno, infatti, per una villeggiatura la spesa pro capite aumenterà di circa 98 euro tra spostamenti, alloggi e servizi. A denunciare il caro vacanze il Codacons attraverso un comunicato con cui rende noti i dati sui rincari.

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Vacanze 2021, tutti i rincari

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I rincari di quest’anno riguarderanno sia gli spostamenti in auto, treno o aereo che i soggiorni presso le strutture ricettive. In aumento anche costo di fitto di ombrelloni e sdraio, consumazioni presso bar e ristoranti. Insomma un po’ tutto.

Il Codacons rende infatti noto che con le riaperture post Covid, gli esercizi al pubblico, i lidi, gli hotel, hanno modificato le proprie politiche tariffarie, applicando rincari tesi a compensare le perdite degli ultimi mesi, i maggiori costi di sanificazione e messa in sicurezza dei locali, e il contingentamento delle presenze che, di fatto, riduce i ricavi.

Rispetto al 2020, quindi all’estate scorsa, si registra un rialzo dell’11%. E pensare che già lo scorso anno si era davanti ad un aumento sempre a causa del Covid-19. Un rincaro nel rincaro potremo dire.

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Il Codacons rileva, nello specifico, che la spesa pro capite per una villeggiatura estiva di 10 giorni costerà in media l’11% in più, passando – considerata la spesa per spostamenti, soggiorni, servizi vari, pasti e consumazioni – dagli 898 euro del 2020 ai 996 euro del 2021, con un incremento pari a +98 euro a persona.

Gli incrementi di prezzi e tariffe, nel dettaglio, riguardano l’auto dove si registra un +16% per i rifornimenti; +5% per l’affitto giornaliero di ombrelloni, lettini e sdraio, con punte del +40% in Costiera Amalfitana. Aumentati presso i lidi anche i costi delle consumazioni, dei pasti e degli aperitivi, nell’ordine del +10%.

Per quanto riguarda le strutture ricettive si registrano rincari fino al +100% mentre per fare colazione al bar, prendere un aperitivo, pranzare o cenare al ristorante, costa in media tra il +5% e il +10% rispetto allo scorso anno.

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