L’intelligenza artificiale aiuterà nella diagnosi delle anomalie embrionali

Al congresso della Società europea di riproduzione umana un gruppo di scienziati ha presentato i risultati di uno studio che dimostra come l’intelligenza artificiale possa essere utilizzata per l’analisi degli embrioni prima di passare all’impianto nell’utero

L'intelligenza artificiale aiuterà nella diagnosi delle anomalie embrionali
Pixabay

L’intelligenza artificiale potrà aiutare a determinare gli embrioni con difetti cromosomici senza ricorrere alla biopsia, questo lo studio presentato dal consorzio di cliniche di fecondazione assistita Ivirma di Valencia e Tel Aviv al congresso della Società europea di riproduzione umana.

Si tratterebbe di un sistema di diagnosi preimpianto rivoluzionaria in grado di determinare, in base alla tempistica dello sviluppo dell’embrione, se il corredo cromosomico è in qualche modo danneggiato. Con questo sistema si ridurrebbero di molto i rischi di impiantare embrioni non completamente sani nel percorso della fecondazione eterologa. Nel momento dell’impianto nell’utero è, infatti, fondamentale che l’embrione sia euploide, cioè abbia un normale corredo cromosomico. Quelli con anomalie, detti aneuploidi, non hanno possibilità di impiantarsi.

Intelligenza artificiale per le diagnosi embrionali

L'intelligenza artificiale aiuterà nella diagnosi delle anomalie embrionali
Pixabay

I risultato della ricerca per l’intelligenza artificiale come strumentodi analisi sono stati presentati dal team di studio guidato da Lorenza Bori e sono incoraggianti per quanto riguarda la diagnosi di anomalie cromosomiche in fase embrionale per le coppie che hanno bisogno di seguire un percorso di assistenza alla fertilità.

Leggi anche: Kaspersky: “Ecco perché gli hacker sembrano russi”

Non si tratta quindi assolutamente di pratiche di eugenetica ma di un sistema per mettere futuri genitori in grado di poter davvero abbracciare un figlio o una figlia. Anche perché, quello che il sistema di intelligenza artificiale riesce a fare è mostrare con la Computer Vision una previsione affidabile e oggettiva al quinto giorno di vita dell’embrione, nella fase del blastocista quindi, per misurare lo sviluppo cellulare.

Leggi anche: Windows 11, cosa cambia con la nuova versione del sistema operativo

Questa misurazione accurata consente di identificare immediatamente gli embrioni che hanno buone probabilità di attecchire nell’utero da quelli che non ne hanno, proprio a causa di queste anomalie cromosomiche. La Computer Vision e l’intelligenza artificiale si aggiungono già al sistema in timelapse che viene utilizzato a tutt’oggi per fare previsioni sullo sviluppo embrionale durante la procreazione assistita e sono strumenti ulteriori per una diagnosi precoce e corretta.

Impostazioni privacy