Nel riciclo dell’alluminio l’Italia ha già superato gli obiettivi fissati dall’UE per il 2030

L’Italia è tra i leader in Europa per quello che riguarda il riciclo dell’alluminio, questo è quello che emerge dal Forum Alluminio Italia Russia, organizzato da Metef e dall’Associazione Alluminio russa

Nel riciclo dell'alluminio l'Italia ha già superato gli obiettivi fissati dall'UE per il 2030
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Si tratta di un traguardo importante soprattutto perché una maggior quantità di materiale riciclato significa una minor necessità di produrre da zero, con conseguente riduzione dell’utilizzo delle risorse e quindi un minor impatto ambientale. Il riciclo è poi fondamentale anche per ridurre quello che è l’impatto dei rifiuti sull’ambiente.

Stefano Stellini, responsabile comunicazione e relazioni esterne di Cial (il consorzio senza fini di lucro che riunisce la filiera industriale dell’alluminio) racconta numeri che sono particolarmente incoraggianti e che ci pongono sul podio insieme alla Germania e dopo Stati Uniti e Giappone per quantità di materiale riciclato.

Queste le parole di Stellini: “Con oltre il 70% di materiale riciclato abbiamo già superato gli obiettivi che l’Ue ha posto“. L’Unione Europea, infatti, si è data delle percentuali di alluminio riciclato che vanno raggiunte entro il 2025 e entro il 2030. Per il 2025 il limite minimo era fissato al 50% e per il 2030 al 60%, abbiamo raggiunto quindi e superato la soglia minima di materiale riciclato che veniva richiesta ai paesi membri dell’UE entro il 2030.

Un traguardo importante che portiamo a casa con quasi 10 anni di anticipo. E Stellini prosegue dichiarando che “si può parlare oggi di un modello Italia”. Nel 2020, per esempio, sono state riciclate 47.400 delle 69mila tonnellate di alluminio immesse nel mercato. A questa quantità si aggiungono le 4.500 tonnellate di imballaggio sottile destinate alla termovalorizzazione.

I numeri del riciclo portano anche ad un impatto positivo riguardo l’immissione in atmosfera di CO2, questa mole di alluminio riciclato ha permesso, per esempio, di evitare emissioni di gas serra pari a 355mila tonnellate con un risparmio energetico pari a 153mila tonnellate di petrolio.

Il forum che riunisce Italia e Russia è importante, come spiega Mario Conserva presidente di Metef: “La Russia è un grande Paese produttore di primario che si sta impegnando per rendere l’alluminio di propria produzione al migliore livello di sostenibilità ambientale. L’Italia, da parte sua, non ha da anni produzione di alluminio primario, quindi ne è grande importatore perché leader nelle trasformazioni sotto forma di laminati, estrusi, getti da fonderia e pressocolati e nelle successive lavorazioni a valle“.

Anche perché, prosegue sempre Conserva, sia per la Russia sia per l’Italia uno degli scopi fondamentali e la sostenibilità di questa industria, Anche perché “la Russia punta ad arrivare a NET 0 entro il 2050 nella produzione di alluminio primario, l’Italia è storicamente all’avanguardia nelle produzione di alluminio da riciclo ed è leader in Europa nel riciclo degli imballaggi in alluminio“.

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