“Proteggiamo la nostra salute con l’agroecologia”, il docente Paolo Barbieri spiega i benefici del biologico

Paolo Barberi, docente di agronomia all’università di Pisa, spiega i benefici del biologico e biodinamico sulla salute collettiva

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(pixabay)

Continua ad imperversare la polemica sul biodinamico, con il principale effetto che il disegno di legge sul biologico, atteso da oltre 15 anni, è momentaneamente congelato.

Quando si introducono normative che calvalcano delle nuove tendenze, è leggittimo porsi dei dubbi sull’efficacia dei mezzi che si intende promuovere, ma in questo caso gli attacchi hanno travalicato la sfera della scrupolosità.

Etichettare l’agricoltura biodinamica come pratica esoterica, senza conoscerne le reali applicazioni è un difetto difficilmente perdonabile ad uno scienziato. Le realtà biologiche e biodinamiche presenti sul territorio italiano, infatti, sono aziende dove i principi fondanti non sono i riti propiziatori innanzi alla luna, bensì il rispetto della natura nella propria biodiversità. Fare un passo indietro rispetto ai trattamenti chimici indiscriminati è un’azione doverosa nei confronti dell’ambiente e della salute dei cittadini.

Paolo Barberi, docente di Agronomia all’Università di Pisa, affronta la questione dell’agroecologia in un articolo pubblicato su La Stampa il 18 giugno 2021.

“Agroecologia significa utilizzare tecniche che valorizzano e proteggono le risorse naturali e la biodiversità e le sinergie tra microrganismi, piante e animali, riducendo gli input per ottenere produzioni stabili e di elevata qualità, da sistemi diversificati resilienti ai cambiamenti climatici. Tutto questo è supportato da un crescente numero di evidenze scientifiche”.

Bloccare la legge sul biologico e biodinamico significa rendere esclusivo e costoso il consumo di cibo non trattato chimicamente. L’incremento quantitativo e qualitativo dell’agricoltura sostenibile, voluto dal disegno di legge, potrebbe rendere più accessibile a chiunque i prodotti alimentari biologici, con la conseguenza di un miglioramento della salute collettiva.

Continua Barberi:Il consumo di alimenti biologici ha numerosi effetti benefici sulla salute, ad esempio la minor incidenza di malattie cardiovascolari. Un articolo ha dimostrato come bastino sei giorni dal passaggio da dieta convenzionale a biologica per ridurre la concentrazione di pesticidi nelle urine tra il 37 e il 95%. Inoltre, potremmo ridurre di oltre il 20% i decessi per malattie legate a disordini alimentari, pari a circa 11 milioni di vite umane all’anno.”.

Cosa si sta ancora aspettando? La Commissione europea attende da tempo che l’Italia districhi i propri nodi interni per raggiungere gli altri Stati membri nella tanto agognata “transizione agroecologica”.

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Qui il link all’articolo originale di Barberi

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