Si chiama FoodT ed è un’app in grado di riconoscere il cibo spazzatura

I ricercatori delle Università di Exeter nel Regno Unito e di Helsinki in Finlandia hanno lavorato e messo a punto una app che si chiama FoodT e che promette di aiutare a far perdere peso insegnando a riconoscere il cibo spazzatura, instaurando una sorta di automatismo mentale per aiutare a scegliere cibo sano.

Il junk-food, o cibo spazzatura, è l’etichetta di tutti quei cibi poco sani che, consapevolmente e inconsapevolmente, consumiamo tutti i giorni danneggiando il nostro organismo. Molto spesso, la scelta del cibo spazzatura è dovuta a un processo mentale inconscio. Ed è proprio su questo che si è concentrato il lavoro che ha portato alla realizzazione dell’app FoodT. Secondo lo studio portato a termine dai due gruppi di ricercatori che hanno creato questa app che funziona come un gioco, associare il verde ai cibi sani e il rosso ai cibi da evitare porta poi gli utenti nella vita reale a scegliere i cibi che nel gioco erano contrassegnati con il verde.

L’app funziona su sessioni di pochi minuti, ricalcando perfettamente i sistemi delle altre app presenti sugli smartphone e di tutti i giochi con cui di solito si passa il tempo. Lo scopo ultimo è far riflettere gli utenti nel momento in cui questi si trovano a dover scegliere il cibo. Dopo aver giocato per un po’ di tempo, infatti, gli utenti dovrebbero essere più propensi a scegliere il cibo verde piuttosto che i cibi rossi. Anche giocando una sola volta al mese si perde in media circa mezzo chilo con una riduzione drastica dei pasti costituiti da cibo spazzatura.

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È stato dimostrato poi che per esempio che ha utilizzato l’app regolarmente per un mese intero e poi riuscito a diminuire il consumo di cibi spazzatura scendendo a un alimento non sano a settimana. L’app è disponibile sul Google Play Store e le recensioni al momento risultano in buona parte positive. Si tratta sicuramente di un esercizio mentale che può aiutarci ad avere uno stile di vita più sano, non andando a demonizzare il cibo spazzatura ma cercando invece di creare una routine positiva.

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