Non si fermano i rincari sulla benzina: la causa è il lockdown, ecco perché

Ancora in aumento il prezzo della benzina e del diesel: la causa è da ricercare tutta nel lockdown 

benzina
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Non c’è pace per automobilisti e motociclisti che vedono, ancora una volta, l’aumentare il prezzo del carburante.

Secondo i dati del Mise relativi alla scorsa settimana il prezzo del greggio ha raggiunto la media di 1,599 euro, quasi 1,6 euro al litro, con un incremento del 9,02% rispetto la settimana precedente.

Il prezzo del gasolio si attesta invece a 1,45 euro al litro, in aumento del 9,57% su base settimanale. La benzina viaggia ai massimi da luglio 2019, mentre il prezzo del diesel è il più alto da febbraio 2020.

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Aumento prezzo benzina, le cause

Rincaro benzina
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Due le cause principali del continuo aumento del greggio: la prima è legata all’allentamento delle restrizioni anticovid, la seconda alla dinamica delle materie prime.

Per quanto riguarda la prima causa, con l’allentamento delle restrizioni ci si sposta di più e quindi, di conseguenza serve più carburante. Ad una maggiore domanda segue quindi un aumento dei prezzi.

La seconda causa, come detto, è causata da un deciso balzo dei prezzi legato alla pandemia che ha causato diverse difficoltà di approvvigionamento di acciaio, alluminio, ma anche legno, e altre materie prime. Anche i prezzi del greggio hanno subito una forte impennata.

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L’aumento del prezzo della benzina è vista con forte preoccupazione dalle associazioni dei consumatori. Si stima che tali aumenti impatteranno sulle tasche delle famiglie italiane determinando, solo per i maggiori costi di rifornimento, una stangata da 6,5 miliardi di euro a carico dei cittadini.

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