Codacons: stop al business dei compensi dei virologhi in tv

Il Codacons ha presentato un nuovo esposto a Guardia di Finanza, Ordini dei Medici e Atenei per chiedere lo stop al business dei compensi dei virologhi in tv

Codacons, stop al business dei compensi dei virologhi in tv
Codacons, stop al business dei compensi dei virologhi in tv (foto: pixabay)

Fare chiarezza sui comportamenti dei virologi che partecipano ai programmi tv in qualità di ospiti nei programmi RAI. Lo chiede il Codacons con un altro esposto indirizzato non sono alla Guardia di Finanzia e agli Ordini dei Medici ma anche agli Atenei cui i professori ospitati in tv fanno capo.

A quanto pare, infatti, si sarebbe creato un vero e proprio tariffario con tanto di manager per i virologi che appaiono nei programmi RAI e che quindi, in questi casi, sono pagati due volte dai cittadini italiani: come medici nel Servizio Sanitario Nazionale e come ospiti RAI attraverso il canone.

Una situazione che va chiarita.

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Codacons: virologhi in TV, fare chiarezza

Codacons, stop al business dei compensi dei virologhi in tv
Codacons, stop al business dei compensi dei virologhi in tv (foto: pixabay)

Dal comunicato stampa pubblicato sul sito di Codacons si leggono le motivazioni che hanno portato l’associazione a inviare il nuovo esposto: a causa del Covid le presenze dei virologhi in tv si sono trasformate in un vero e proprio business “che oltre a risultare immorale, potrebbe rappresentare un danno economico per i cittadini“.

Infatti in alcuni casi, questi virologhi sono ospiti in TV di programmi della RAI, che è finanziata con il canone che tutti i cittadini pagano. Per questo motivo oltre a pagare i medici che vanno in tv come medici appartenenti al SSN, il rischio concreto è che i cittadini paghino anche il loro gettone di presenza nei programmi.

Carlo Rienzi, presidente Codacons spiega così la situazione: “Oramai esiste un vero e proprio tariffario per le ospitate dei medici nei programmi televisivi, addirittura con agenzie di comunicazione che ne seguono gli interessi e fungono da manager, come nel caso dell’immunologa Antonella Viola, Ilaria Capua, ad esempio, chiederebbe 2mila euro più Iva per 10 minuti di intervento”. E se per alcuni virologhi il tariffario è chiaro, per altri come Roberto Burioni non è possibile sapere quanto abbia chiesto per partecipare come ospite fisso a Che Tempo Che Fa, programma RAI.

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Occorre quindi fare chiarezza per ristabilire un principio di fiducia nei medici in particolare i nun momento in cui abbiamo bisogno di avere fiducia nella scienza senza che questa si trasformi in un varietà.

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