Fake news, Facebook prova ad arginare il problema copiando Twitter

Il problema delle fake news su Facebook è decisamente ormai fuori controllo. Con la possibilità per chiunque di aprire un profilo o una pagina e scrivere ciò che vuole, le fake news si stanno moltiplicando. Il social allora tenta la strada della condivisione informata.

Fake news, Facebook prova ad arginare il problema copiando Twitter
Fake news, Facebook prova ad arginare il problema copiando Twitter (foto: pixabay)

Ora Facebook cerca di correre ai ripari e cercare di bloccare la diffusione delle fake news. Il sistema che Facebook starebbe per implementare potrebbe permettere il blocco preventivo delle fake news prima di doverle andare a raccattare sui profili e nelle pagine, affidanzosi comunque al buon senso degli utenti.

Il test di questa nuova feature coinvolgerà circa il 6% degli utenti globali che utilizzano Facebook tramite dispositivo Android.

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Facebook per le fake news prova a copiare Twitter

Fake news, Facebook prova ad arginare il problema copiando Twitter
Fakenews, Facebook prova ad arginare il problema copiando Twitter (foto: pixabay)

Il sistema che il social dovrebbe implementare gradualmente per tutti gli utenti è un sistema che già funziona su Twitter. Nella pratica, gli utenti coinvolti da questo test, che saranno circa il 6% di quelli globali che utilizzano il social tramite dispositivo Android, vedranno apparire una piccola schermata quando cercheranno di condividere notizie che non hanno aperto.

In questa schermata gli verrà chiesto se hanno o meno letto ciò che stanno per condividere. Lo scopo, quindi, è quello di creare un ciclo virtuoso di condivisioni ragionate. È chiaro che da un colosso come Facebook ci si aspetterebbe una presa di posizione maggiore rispetto alle fake news che rovinano l’esperienza di moltissimi utenti, anche perché si tratta di nuovo di un sistema di sicurezza che potremmo definire passivo: Facebook non impedisce che i contenuti di fake news girino sul social, si limita semplicemente a ricordare agli utenti di leggere prima di condividere, sperando quindi che siano gli stessi utenti a decidere se quello che stanno leggendo e che stanno per condividere è o meno meritevole di essere diffuso.

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La stessa feature si trova anche in Twitter, dove il problema delle fake news è altrettanto sentito ed importante. Non ci sarà, quindi, una strategia a monte per impedire che fake news e contenuti fuorvianti vengano diffusi come invece molti speravano. Ma se questo sistema del ricordare agli utenti di leggere prima di condividere non dovesse funzionare, probabilmente il social di Mark Zuckerberg si ritroverebbe al punto di partenza e dovrebbe implementare qualche altro sistema, magari qualcosa di un po’ più aggressivo.

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