In molti si chiedono quanti soldi si possono versare sul proprio conto corrente senza subire controlli. Di certo una domanda si non facile risoluzione alla quale proviamo a dare una risposta.
Il conto corrente è ormai diventato uno strumento entrato nella quotidianità di tutti noi. In particolare negli ultimi anni nei quali sia la politica nazionale che quella internazionale stanno spingendo per ridurre l’utilizzo dei contanti. Già oggi sono centinaia di migliaia le transazioni che avvengono ogni giorno in via digitale e col passare del tempo questo numero è destinato a crescere.
In tal senso utilizzare strumenti quali il conto corrente può risultare estremamente importante. Questo fornisce una lunga serie di vantaggi, come quello dell’elevata sicurezza per gli utenti che probabilmente è l’aspetto più importante da tenere in considerazione. Andiamo a scoprire qual è la soglia di versamento da non superare per evitare i controlli dall’Agenzia delle Entrate.
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Quanto si può versare sul conto corrente?
Iniziamo con l’analizzare i controlli che ci sono sul versamento di contanti sul conto corrente. L’ufficiale delle imposte può verificare la presenza di movimentazioni bancarie sulla base del semplice accesso telematico al Registro dei rapporti finanziari. Inoltre i controlli bancari possono avvenire senza un avviso di accertamento preventivo.
La normativa antiriciclaggio prevede che le banche debbano inviare l’unità di informazione finanziaria, una sorta di comunicazione per movimentazioni superiori a 10mila euro. Inoltre l’utente può essere chiamato a giustificare la somma del versamento sul conto corrente.
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In tal senso l’utente dovrà presentare una prova scritta sulla somma versata e se questa sia tassata o non tassabile come per esempio per donazioni o risarcimenti. In buona sostanza il controllo fiscale può scattare anche per versamenti di poche centinaia di euro.
