DL Sostegni, approvato il condono fiscale in misura ridotta

Il tanto atteso condono fiscale è stato approvato. Ma a differenza delle aspettative la manovra è stata varata in versione ridotta.

tasse
(pixabay)

Il DL Sostegni è stato approvato, e con esso anche il condono fiscale che ha fatto tanto discutere le varie fazioni parlamentari. Ma rispetto alle aspettative di alcuni partiti politici e di molti cittadini, il condono vede la luce in misura ridotta.

Nelle settimane precedenti all’approdo del decreto legge a Palazzo Chigi sono emerse notizie contrastanti e fuorvianti sull’atteso condono fiscale. Si parlava di un colpo di spugna netto per tutte le cartelle esattoriali inevase dal 2000 al 2015 che non superassero il tetto di 5.000 euro (per alcuni di 10.000).

Dal varo del DL Sostegno emerge che le categorie dei beneficiari sono più ristrette.

Leggi anche: Codacons contro Calenda, lettera a Letta: il motivo

Il condono fiscale approvato dal decreto legge

Il condono fiscale ha le maglie più strette delle attese. Il DL Sostegno ha previsto la cancellazione delle cartelle fino a 5.000 euro solo per chi ha dichiarato nel 2019 un reddito inferiore a 30.000 euro. Il periodo di riferimento è 2000-2010 (e non 2015).

Le multe per infrazioni stradali e i danni per recupero di aiuti di Stato dovranno essere pagati, senza sconti. I crediti che non sono stati richiesti dall’agente di riscossione dopo 5 anni dall’infrazione sono annullati. Il blocco delle notifiche delle cartelle esattoriali è prorogato al 30 aprile, se non intervengono ulteriori misure d’emergenza.

La riscossione avverrà distinguendo 2 categorie di contribuenti. Coloro che hanno ricevuto a marzo la notifica di pagamento con data riferita al primo del mese dovranno contribuire la somma richiesta entro i tempi previsti dalla comunicazione.

Leggi anche: Decreto Sostegni: cambiano i requisiti per la Naspi

Per tutti gli altri si attenderà il mese di maggio, dopo il termine del blocco delle cartelle esattoriali, se non verrà prorogato nuovamente.

Impostazioni privacy