Istat, calo dell’occupazione senza precedenti: i dati

Istat, calo occupazione: nel 2020 dati allarmanti. Nell’anno dell’emergenza Coronavirus la situazione appare molto critica e seria

Istat, calo occupazione
Operaio al lavoro (Foto Pixabay)

Non è stato un anno facile il 2020, che ha fatto registrare una crisi economica senza precedenti. Non solo in Italia, ma anche in tantissimi altri paesi nel mondo, l’emergenza sanitaria da Coronavirus è stata devastante. Con tantissimi risvolti negativi per aziende ed attività commerciali. A dare conferma dell’anno nero che ci siamo messi da parte è l’Istat.

Con i dati inerenti al 2020. Emerge un elemento inquietante: lo scorso anno ha fatto registrare un calo dell’occupazione senza precedenti. In numeri parliamo di -456mila posti di lavoro, dato che rappresenta il -2,0%. Cresce anche la disoccupazione ed il numero degli inattivi. E’ quanto emerge dall’analisi del quarto trimestre del 2020 da parte dell’Istituto di Statistica, con numeri che restano allarmanti.

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Andando a dare uno sguardo nello specifico nei dati forniti dall’Istat possiamo notare che tutti gli indicatori appaiono in calo. Le posizioni dipendenti mostrano un -1,7%, ma cala anche il monte ore lavorate: -13.6%. Dall’altro canto si nota l’aumento del ricorso alla Cig.

Istat, calo dell’occupazione che raggiunge il massimo storico

Istat, calo occupazione
Operaio al lavoro (Foto Pixabay)

Istat, dati occupazione in forte calo. La pandemia è stata, ed è ancora oggi, una vera spada di Damocle sul lavoro. Tantissime aziende non hanno reso il peso della crisi, abbassando le serrande non aprendole più. In sofferenza piccole e medie aziende. Tanto che a pagare il prezzo maggiore restano i lavoratori.

I dati del 2020 sono drammatici: il tasso di occupazione scende al 58,1%, con un -1% rispetto al 2019, confermando la proiezione del 2017. Tasso di disoccupazione al 9,2%, tasso di inattività al 35,9%.

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Il tasso di disoccupazione resta in flessione anche nel quarto trimestre del 2020. Ma allo stesso tempo cresce anche il numero degli inattivi nella fascia età che va dai 15 ai 64 anni: qui abbiamo un +403mila, con la percentuale che sale di +3,1 rispetto all’anno precedente. A preoccupare anche la lenta ripresa che si attende anche in questo 2021. Con i lockdown e le zone rosse che incombono, e le attività commerciali e le aziende che continuano a tremare.

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