Save The Children, inizia la campagna UpPrezzami contro la discriminazione tra adolescenti

Il Movimento Giovani di Save The Children ha lanciato una nuova campagna di sensibilizzazione per combattere le discriminazioni contro gli adolescenti.

Pixabay

Save The Children, ente internazionale no profit che lavora in più di 120 paesi , ha riconfigurato alcuni temi per la lotta alla discriminazione di giovani e bambini che ha assunto inevitabilmente nuove problematiche a causa del Covid 19. L’iniziativa si chiama UPprezzami.

Dal 1 marzo al 31 marzo adolescenti dai 14 ai 22 anni, si uniscono in azioni di sensibilizzazione e cittadinanza attiva in 15 città italiane per via della campagna UPprezzami promossa dal SottoSopra. Si tratta del Movimento Giovani per Save The Children che coinvolge giovani in azione di sensibilizzazione e cittadinanza attiva.

Si tratta di un’iniziativa volta a coinvolgere le scuole e gli insegnanti anche attraverso una condivisione più ampia della discussione sui social per contrastare la discriminazione e gli stereotipi a partire proprio dal 1 marzo, Giornata Internazionale contro le Discriminazioni. l tema non è nuovo ma certamente oggi assume diverse sfumature.

Leggi anche: Bambini in carcere: sono innocenti pagano le scelte delle madri. Un prezzo altissimo

I nuovi stereotipi e motivi di discriminazione hanno si legano alle condizioni di difficoltà della DAD che hanno acutizzato le differenze sociali invece di supportare gli studenti allo stesso modo: non possedere PC o Smart phone per accedere alla Dad, problemi di connessione, essere positivi ad Covid- 19, o anche semplicemente essere di origine straniera e non parlare bene in italiano.

Ogni lotta deve essere organizzata e per questo motivo il Movimento ha scelto di creare un Kit per supportare studenti ed insegnanti teso a rafforzare le competenze sociali e civiche giuste per abbattere le barriere dell’isolamento.

L’arte, l’immaginazione, il teatro, così offese dalla politica e quantificate in termini di sussidi, trovano ragione di esistere come esercizi d’espressione di se per i giovani oltre che mezzi di contatto con la realtà per creare benessere sociale. Infine nella valigetta deli strumenti ideata non mancano proposte di “peer education” al fine di far comprendere anche autonomamente ai ragazzi come si impara ad imparare, costruendo spazi di autogestione.

I social nella lotta contro la discriminazione e gli stereotipi

pixabay

L’iniziativa UPprezzami sembra inserirsi però in una diffusa sensibilità sul tema, specie su TikTok ed Instagram, riguardo i temi appeni citati, con un dato numerico non indifferente. È lo studio Reputation Manager ad averlo riscontrato: su TikTok si contano 91,9 milioni di visualizzazione per l’Hastag#bullismo e 47,7 post su Instagram.

Leggi anche: Bambini a rischio violenza, l’allarme lanciato da Save The Children

Non mancano influencer, che così come suggerisce l’appellativo, tendono a poter influenzare i comportamenti ed i modi di pensiero dei propri seguaci sul tema del bullismo attraverso storie e post.

Gestione cookie