Truffa via Pec, arriva una mail che ruba i dati bancari

Truffa, attenzione anche attraverso la posta elettronica certificata: c’è in particolare un messaggio che tenta di rubarvi i dati della banca. 

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Attenzione pure alle truffe via Pec adesso. La posta elettronica certificata, infatti, anche inizia a diventare bersaglio di campagne phishing e tentativi di fronte con varie premesse. Gli esperti della sicurezza on line, del resto, in questi primi due mesi del 2021 hanno già individuato tantissimi nuovi tentativi che hanno come scopo quello di ingannare i consumatori e sottrarre dati sensibili.

Truffa anche via posta elettronica certificata 

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In particolare la CERT, ovvero Computer Emergency Response Team dell’Agenzia per l’Italia al Digitale, ha segnalato in questi giorni una situazione particolare a cui bisogna prestare particolare attenzione. E ciò che può trarre in inganno è proprio la zona di competenza in cui si agisce, ovvero quella Pec che per l’utenza media significa – in parte anche giustamente – un contesto di sicurezza piuttosto alto e con un livello di credibilità non indifferente. Insomma: a differenza della classica email, qui non potrebbero esserci tentativi ingannevoli.

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Purtroppo però non è così. Gli hacker hanno ormai invaso anche questa più sofisticata area e gli esperti invitano alla massima prudenza. Ci sono tuttavia due modi per prevenire questa situazione. La prima è osservare l’oggetto della mail che ci giunge: se lì vi è scritto ‘comunicazione’, deve già scattare il primo campanello dall’allarme. Si tratta poi di un vero e proprio tentativo di truffa se nel testo vi è allegato un documento in formato ZIP piuttosto che nel classico PDF come indicato anche nel messaggio.

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Questa struttura alternativa, infatti, contiene un secondo file con all’interno elementi VBS e XML. Un escamotage perfetto per nascondere agli antivirus di qualsiasi pc i virus noti col nome di sLoad, una sorta di cavallo di Troia che innesca poi altri virus con l’obiettivo di arrivare ai nostri dati bancari che utilizziamo via pc o smartphone. L’invito è il seguente: se vi arrivano email sospette anche nella Pec, evitatele e soprattutto non cliccate su eventuali link.

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