Etichetta salumi: l’indicazione di origine ora è obbligatoria

L’etichetta dei salumi diventa più chiara: è entrato in vigore l’obbligo per i produttori di salumi di inserire la provenienza della materia prima utilizzata per gli insaccati.

L’obbligo di indicazione della provenienza in etichetta è un grande passo avanti nel percorso verso una spesa più consapevole e una maggior tutela dei consumatori.

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Etichetta salumi: obbligo per i prodotti di carne suina

Etichetta salumi l'indicazione di origine ora è obbligatoria
(fonte: Pixabay)

A cambiare etichetta saranni i salumi a base di carne suina. Ai produttori è comunque concesso di smaltire le etichette già stampate fino a esaurimento delle scorte. Ma cosa cambierà effettivamente?

Sull’etichetta sarà possibile rintracciare il luogo di nascita, di allevamento, e di macellazione dell’animale. Solo nel caso in cui il Paese indicato in tutte e tre le voci sarà l’Italia, sarà possibile indicare “prodotto 100% italiano“. In caso contrario occorrerà specificare voce per voce. Se l’animale nascerà, crescerà e sarà macellato in un unico Paese diverso dall’Italia, sarà possibile riassumere l’etichetta con “Origine” seguito dal nome del Paese.

L’etichetta dei salumi più chiara si aggiunge a quanto accade per altri prodotti quali il latte, il pomodoro, la pasta, il riso. Per questi prodotti c’è già, infatti, l’obbligo di indicazione della provenienza della materia prima.

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Dal punto di vista del consumatore, un’etichetta più chiara è un modo per essere più consapevoli di ciò che si compra e si porta in tavola e permette sicuramente una maggiore libertà di scelta.

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