La Banca Mondiale al lavoro per il clima e per ridurre la povertà nel mondo

E’ plausibile pensare che i leader che non erano presenti a Davos non hanno nessuna intenzione ad impegnarsi affinché venga ridotta la povertà e affrontato seriamente il problema dei cambiamenti climatici? Il capo della Banca Mondiale ha veramente infranto le speranze di consenso sul clima?

Da tempo, il gruppo delle Banca Mondiale (WBG) sta prendendo provvedimenti per affrontare la povertà diffusa nel mondo e intraprendere azioni per offrire più prosperità alle persone che si trovano ai margini del sistema economico. Si è parlato spesso di crescita sostenibile e su larga scala, occupazione, trasparenza del debito, stato di diritto, capitale umano e finanziamento verde.

Nel suo primo anno di carica come presidente della Banca Mondiale, David Malpass si è incontrato con più di 100 leader nei Paesi in via di sviluppo. L’obiettivo è quello di garantire assistenza finanziaria e supporto tecnico a quelli che ne necessitano di più, come il Pakistan, l’Etiopia, l’Egittto e il Mozambico.

E’ diventato ormai palese la politica della Banca Mondiale: azione immediata a favore del clima e concedere finanziamenti consistenti alle banche multilaterali di sviluppo e altre organizzazioni internazionali che intraprendono la strada verso attività attente alla questione ambientale. Soltanto nel suo ultimo anno fiscale, la Banca Mondiale ha elargito finanziamenti paria a 17,8 miliardi di dollari a favore degli investimenti legati al clima. Inoltre, altri 200 miliardi di dollari sono pronti e verranno elargiti nel periodo 2021-2025.

Come si può osservare, il gruppo della Banca Mondiale rimane concentrato su tutte quelle sfide urgenti e significative che riguardano più di 700 milioni di persone che vivono con meno di 1,90 dollari al giorno.

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