Palermo, simulavano falsi incidenti per truffare le assicurazioni: 16 arresti

Il mondo delle truffe ha da sempre mostrato la capacità di rinnovarsi e di trovare sempre più tecniche sopraffine per gabbare persone, amministrazioni pubbliche e società private, in questo caso quelle assicurative.

Dopo una serie di indagini e accertamenti da parte delle forze dell’ordine di Palermo e che hanno dato vita all’operazione denominata “Over”, sono stati emessi 41 misure di custodia cautelare, tra cui 16 arresti nei confronti dei membri di una banda che si era specializzata in falsi incidenti per truffare alcune compagnie assicurative.

Come venivano creati? Tramite fogli di carta abrasiva o un mattone di tufo, che provocano delle ferite spesso inferte senza nessun anestetico, il tutto per simulare rovinose cadute sull’asfalto. Sono stati tutti accusati lesioni gravissime, calunnia, falso, associazione per delinquere finalizzata alle frodi assicurative autocalunnia, rapina e intercettazione abusiva.

Come detto sopra, il modus operandi era piuttosto violento: infliggere ferite vere a vittime complici, scelte tra tossicodipendenti, persone indigenti o affette da disabilità intellettiva. Naturalmente, il “dolore” inferto veniva ripagato con una percentuale sui risarcimenti assicurativi.

Il lavoro del Nucleo Investigativo del Gruppo di Monreale si è svolto tra intercettazioni, osservazioni sul campo, immagini provenienti da telecamere di sorveglianza. Una volta accertato che la frode era continua e ininterrotta, sono scattate le manette per alcuni. La cifra incassata dalla banda negli ultimi due anni è di 2 milioni di euro, tutti derivanti dai risarcimenti pagati dalla compagnie assicurativi per incidenti mai avvenuti.

Al vertice dell’organizzazione, c’erano due persone: Salvatore Andrea Cintura, appartenente all’omonima famiglia di pregiudicati che opera nel quartiere “Cep-Borgo Nuovo”, e Luca Reina, titolare di una agenzia di pratiche assicurative. Intorno a loro, gravita una cerchia ristretta di collaboratori ed una vasta di vittime consenzienti, falsi testimoni e autisti che venivano coinvolti nei falsi incidenti.

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