Bonus+mamme+lavoratrici+2026%3A+cosa+cambia+per+chi+lavora+e+ha+figli
consumatorecom
/2025/12/27/bonus-mamme-lavoratrici-2026-cosa-cambia-per-chi-lavora-e-ha-figli/amp/
Incentivi e Bonus

Bonus mamme lavoratrici 2026: cosa cambia per chi lavora e ha figli

Nel 2026 cambiamenti in vista per le madri che lavorano: vediamo subito cosa accadrà e cosa comporteranno queste modifiche.

Con la Legge di Bilancio 2026 il tema delle madri lavoratrici torna finalmente al centro.

Bonus mamme lavoratrici 2026: cosa cambia per chi lavora e ha figli – consumatore.com

Il bonus è per sostenere chi lavora e ha figli, cercando di rendere meno complicato l’equilibrio tra lavoro, famiglia e spese quotidiane.

Bonus Mamme Lavoratrici: cosa cambia nel 2026

Il bonus dedicato alle mamme che lavorano viene confermato e migliorato nel 2026, ma non è l’unica novità.

Bonus Mamme Lavoratrici: cosa cambia nel 2026 – consumatore.com

Il contributo è rivolto alle madri con almeno due figli, sia lavoratrici dipendenti sia autonome. Sono però escluse le lavoratrici domestiche. Il bonus spetta fino a quando il figlio più piccolo non compie 10 anni, limite che si allunga fino ai 18 anni per chi ha tre o più figli.

Per avere il bonus, il reddito annuo non deve superare i 40 mila euro. Se questi criteri sono soddisfatti, si può accedere all’agevolazione senza particolari complicazioni.

Le cifre del Bonus Mamme Lavoratrici

La differenza rispetto al 2025 si vede soprattutto negli importi. Lo scorso anno il bonus era pari a 40 euro per ogni mese lavorato, per un massimo di 480 euro annui. Con la Manovra 2026 si sale a 60 euro al mese, arrivando così a un totale di 720 euro all’anno.

Le cifre del Bonus Mamme Lavoratrici – consumatore.com

Il pagamento avviene in un’unica soluzione, nel mese di dicembre, e la somma non incide sul reddito imponibile. La domanda va presentata all’Inps attraverso i servizi online, accedendo con Spid, Cie o Cns.

Altri aiuti economici per le madri che lavorano

Accanto al bonus economico, la Legge di Bilancio introduce o conferma una serie di altri aiuti economici. È previsto uno sgravio contributivo parziale per i datori di lavoro privati che assumono donne con almeno tre figli minorenni, disoccupate da almeno sei mesi.

Sul fronte degli orari, viene data priorità alle richieste di trasformazione da tempo pieno a part-time, o di modifica dell’orario per chi è già part-time, ai genitori con almeno tre figli conviventi. Questa possibilità è valida fino ai 10 anni del figlio più piccolo e senza limiti di età in presenza di figli con disabilità.

Viene inoltre estesa la durata dei contratti di sostituzione per coprire i periodi di congedo, permettendo l’affiancamento fino al primo anno di vita del bambino. Anche il congedo parentale cambia: l’età del figlio  passa da 12 a 14 anni.

Per il 2026 c’è anche il contributo una tantum da 1.000 euro per ogni figlio nato o adottato tra il 2025 e il 2026. È un aiuto per le famiglie con un Isee fino a 40 mila euro. La richiesta va presentata all’Inps entro 120 giorni dalla nascita o dall’arrivo del bambino in famiglia.

Novità interessanti anche sul bonus asilo nido. Dal 2026 non saranno più ammessi solo i nidi tradizionali, ma anche micronidi, sezioni primavera, spazi gioco e nidi in famiglia. Gli importi sono legati all’Isee minorenni e vanno da 1.500 a 3.000 euro, a seconda della situazione economica.

Pubblicato da
Aurora De Santis