Una proposta di legge potrebbe cambiare le regole dell’IMU, ma non per tutti. Ecco chi avrebbe davvero diritto all’esenzione.
Se hai una casa in un piccolo comune e vivi all’estero, questa notizia potrebbe interessarti parecchio. In Parlamento sta prendendo forma una proposta di legge che punta ad alleggerire il peso di IMU e TARI su alcune abitazioni situate nei borghi italiani.

L’idea viene dalla proposta del deputato Toni Ricciardi e ha raccolto consensi trasversali. In prativa, si vuole mantenere vivo il legame tra gli italiani residenti all’estero e i loro paesi d’origine, evitando che tante case restino chiuse, vuote, dimenticate.
A chi si rivolge l’agevolazione IMU che presto potrebbe essere approvata?
La misura non riguarda tutti i proprietari di immobili nei piccoli comuni. È rivolta esclusivamente per gli italiani residenti all’estero che possiedono una casa nel comune che è stato la loro ultima residenza in Italia.

I requisiti sono piuttosto stringenti. Per rientrare nelle agevolazioni bisogna avere questi requisiti:
- Essere iscritti all’AIRE.
- Aver vissuto in Italia per almeno cinque anni prima del trasferimento.
- Possedere una sola abitazione.
- Avere l’immobile nello stesso comune indicato nell’iscrizione AIRE.
- Non affittare la casa e non concederla in comodato.
- Trovarsi in un comune con meno di 5.000 abitanti.
- Avere una rendita catastale inferiore a 500 euro.
È importante chiarirlo: l’agevolazione vale per un solo immobile. Chi ha più case dovrà scegliere su quale applicarla, sempre che rispetti tutti i criteri richiesti.
Come cambierebbe l’IMU: esenzione e sconti
La proposta prevede un sistema a scaglioni legato alla rendita catastale. Ed è qui che le differenze diventano concrete. Con una rendita fino a 200 euro, l’IMU verrebbe completamente azzerata. Tra 201 e 300 euro scatterebbe uno sconto del 60%. Tra 301 e 500 euro lo sconto scenderebbe al 33%. Oltre i 500 euro invece niente agevolazioni.
Gli immobili di lusso sono comunque esclusi dallo sconto, senza eccezioni. Una scelta coerente con l’impostazione della proposta, che guarda più ai piccoli patrimoni che alle seconde case di valore elevato.
E la TARI? Ecco cosa potrebbe cambiare
Nel percorso in commissione si è parlato anche di TARI. Un emendamento ipotizza uno sconto del 50% per gli immobili che rispettano tutti i requisiti previsti per l’IMU. Al momento però non c’è alcuna conferma definitiva.

Niente esenzione totale, ma un possibile alleggerimento. Anche qui, tutto dipenderà dall’iter parlamentare e dalle modifiche che potrebbero arrivare strada facendo.
Quando potrebbe entrare in vigore
I tempi non sono ancora certi. La proposta deve passare prima dalla Camera, poi dal Senato, e infine approdare in Gazzetta Ufficiale. Solo allora si potrà parlare di date e applicazione concreta.
Per ora resta una prospettiva interessante, soprattutto per chi vive all’estero ma continua a sentirsi legato, nel profondo, al proprio paese di origine. E magari tiene ancora aperta quella casa, aspettando il momento giusto per tornarci.





