Le esenzioni previste per il pagamento di giugno per IMU. Questi sono i contribuenti non tenuti a pagare l’imposta.
Si avvicina il pagamento dell’acconto dell’IMU (Imposta municipale propria) che si deve pagare per la proprietà di immobili, aree fabbricabili e terreni agricoli. La norma è stata sottoposta a varie riforme e modifiche nel corso degli anni, ma centrale resta il pagamento su base comunale per il possesso dei beni immobiliari.

Ricordiamo che a pagare non sono soltanto i proprietari ma anche i titolari dei diritti di usufrutto, uso, abitazione, enfiteusi, abitazione, i concessionari in caso di concessioni di aree demaniali, il locatario per gli immobili concessi in locazione finanziaria. ma quali sono gli esentati dal pagamento?
Chi non deve versare l’IMU
Esenti, come noto, sono le abitazioni principali che non fanno parte delle categorie catastali di lusso (A/1, A/8 e A/9). Quindi le famiglie che risiedono nelle abitazioni principali non pagano l’imposta. L’abitazione principale è quella dove il proprietario e il suo nucleo familiare risiedono e dimorano abitualmente.

Altra esenzione si ha per gli anziani e i disabili non autosufficienti che hanno necessità di cura e assistenza continuano e sono ricoverati in case di riposo, lasciando vuoto l’immobile dove vivevano (l’abitazione principale). Questa esenzione però deve essere deliberata dal Comune, inoltre gli anziani devono risiedere nella casa di riposo. La casa non utilizzata non deve essere affittata E nel caso gli anziani ricoverati posseggano più abitazioni, l’esenzione è valida solo su una casa.
Altra esenzione si ha se i due coniugi risiedono e hanno dimora abituale in due abitazioni diverse. In un caso del genere, l’esenzione si ha per ambedue i coniugi. Anche la Cassazione, dopo la Consulta, ha ribadito che non è necessario che i due coniugi risiedano nello stesso immobile, perché si possa garantire ad entrambe gli stessi benefici fiscali.
In questo modo si consente ai coniugi che risiedono in abitazioni diverse, per lavoro o esigenze personali, di richiedere l’esenzione per ognuna delle due abitazioni. Infine l’IMU non deve essere pagata per la casa coniugale assegnata al coniuge in seguito a sentenza di separazione legale, annullamento, scioglimento, cessazione degli effetti civili del matrimonio.
Questi sono i casi più ricorrenti e abituali. Anche alcuni terreni agricoli sono esenti, ma occorre sempre verificare con attenzione se il terreno o la casa rientrino nelle categorie esentate dal pagamento. Conviene sempre controllare i regolamenti comunali e consultare degli esperti in materia fiscale per avere la certezza dell’esenzione.