Cartelle dell’Agenzia delle Entrate – Riscossione: il trucco per fare rate più piccole e dilazionarle nel tempo

Quando nella cassetta arriva la cartella dell’Agenzia Entrate Riscossione significa debiti col fisco, ma c’è una buona notizia.

Quando arriva la famosa cartella dell’Agenzia Entrate Riscossione, quella che un tempo firmava Equitalia, la sensazione è sempre la stessa: un brivido lungo la schiena.

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Cartelle dell’Agenzia delle Entrate – Riscossione: il trucco per fare rate più piccole e dilazionarle nel tempo – consumatore.com

Significa che c’è un debito con il fisco e che l’ente creditore, che può essere l’Agenzia delle Entrate, il Comune o chi per loro, ha deciso di riscuoterlo. Le somme in ballo possono riguardare un po’ di tutto: Irpef, Iva, Irap, Tari, Imu o altre imposte lasciate indietro, magari per dimenticanza o per mancanza di liquidità.

Come fare più rate per pagare i debiti con l’Agenzia delle Entrate

Il percorso è abbastanza semplice. Prima non paghi l’imposta dovuta. L’ente se ne accorge e ti invia un avviso bonario, una sorta di “ultima chiamata”. Se anche quello resta senza essere saldato, allora il debito viene iscritto a ruolo e passa all’Agenzia Entrate Riscossione.

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Come fare più rate per pagare i debiti con l’Agenzia delle Entrate – consumatore.com

È a questo punto che ti arriva la cartella vera e propria, con sanzioni e interessi che fanno lievitare ulteriormente la cifra. Insomma, un conto già salato che diventa ancora più pesante.

La buona notizia è che non sei obbligato a pagare tutto in una volta. Dal 1° gennaio 2025, infatti, le regole per la rateizzazione sono diventate un po’ più flessibili. Se il tuo debito non supera i 120.000 euro, puoi chiedere fino a 84 rate mensili – cioè sette anni – semplicemente dichiarando di avere difficoltà economiche. Nessun documento da allegare, basta la richiesta online tramite il servizio “Rateizza adesso” disponibile nell’area riservata del sito dell’Agenzia delle Entrate Riscossione.

Se invece il tuo debito è più alto o hai bisogno di piani più lunghi (fino a 120 rate, cioè dieci anni), allora serve presentare documentazione che provi la situazione di difficoltà economico-finanziaria. Lo stesso vale per chi supera i 120.000 euro di debito, indipendentemente dal numero di rate richieste. In questi casi, l’Agenzia valuta le carte e, se tutto è in regola, concede la dilazione.

Basta una sola mossa e anche i debiti con l’Agenzia delle Entrate sono più semplici e comodi

Per rendere tutto più semplice, nelle cartelle c’è ora un QR code nella sezione “Informazioni dall’agente della riscossione”. Scansionandolo con lo smartphone si viene indirizzati direttamente alla pagina ufficiale con le istruzioni sulla rateizzazione e con un simulatore che aiuta a capire come potrebbe essere strutturato il piano di pagamento.

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Basta una sola mossa e anche i debiti con l’Agenzia delle Entrate sono più semplici e comodi – consumatore.com

Attenzione però: il simulatore funziona solo per le richieste che richiedono documentazione, quindi per debiti sopra i 120.000 euro o per piani oltre le 84 rate.

In poche parole, la cartella di pagamento non è mai una buona notizia, ma non significa nemmeno la fine del mondo. Conoscere le regole e muoversi subito può fare la differenza tra un macigno ingestibile e un impegno distribuito nel tempo.

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