Moda, soldi e polemiche, Elisabetta Franchi divide: tra successi milionari e frasi discutibili, chi è l’imprenditrice più chiacchierata.
Da commessa a impero della moda, il salto non è da poco. E infatti la storia di Elisabetta Franchi non passa inosservata, né quando si parla del suo stile, né quando si tocca l’argomento “leadership al femminile”.
Oggi la sua azienda vale milioni, ma ci sono frasi che continuano a rincorrerla più delle sue collezioni.
Partiamo dall’inizio. Nasce a Bologna, quarta di cinque figli. La figura del padre non c’è. C’è invece una madre sola, che cresce la famiglia facendo tanti sacrifici.
Elisabetta lo racconta spesso, è da lì che ha tirato fuori quella fame di riscatto, quella determinazione che l’ha portata ad aprire, nel 1995, un piccolo atelier. Aveva cinque collaboratori. Oggi ha showroom da Milano a Dubai.
Il marchio Elisabetta Franchi comincia a prendere davvero forma nel 2012, quando decide di metterci il nome. Da quel momento il brand decolla. E con lui anche il patrimonio personale dell’imprenditrice, che oggi oscilla tra i 60 e gli 80 milioni di euro.
Il suo gruppo (nato come Betty Blue, oggi EF Group) genera oltre 140 milioni di fatturato l’anno. E non finisce qui: possiede ville, auto di lusso, quote immobiliari, una scuderia. I cavalli sono una sua grande passione, e lì non bada a spese.
Poi però c’è l’altra faccia. Quella delle frasi che hanno scatenato una tempesta. Durante un evento dedicato a donne e moda, Franchi spiega che nei ruoli alti preferisce assumere uomini, oppure donne che abbiano superato una certa età.
Secondo lei, solo chi ha già affrontato tappe come matrimonio e maternità è davvero “disponibile” a lavorare senza interruzioni. Il web esplode.
Il punto è che, detta così, sembra che le giovani madri siano un peso. E che conciliare carriera e famiglia sia un lusso riservato a poche. In tanti (e tante) le fanno notare come le sue parole tradiscano proprio quel mondo da cui dice di arrivare: quello in cui le donne fanno fatica a emergere.
Lei prova a chiarire: dice di essere stata fraintesa, di voler solo sottolineare quanto lo Stato sia assente nel sostenere chi ha figli. Spiega che la sua è un’azienda a maggioranza femminile. E ribadisce che anche lei ha fatto sacrifici enormi per arrivare fin qui. Ma il chiarimento non convince tutti.
Nel frattempo, mentre le polemiche si rincorrono, il marchio cresce. Elisabetta Franchi ha riacquisito il 100% del suo brand nel 2017, dopo l’ingresso temporaneo di un fondo. I suoi abiti sfilano a Parigi e Milano, e il prossimo obiettivo è sbarcare negli Stati Uniti.
Insomma, tra luci e ombre, la sua figura continua a far parlare. Per lo stile, per il conto in banca, ma anche per quel modo di comunicare che forse non sempre le giova.