Un’ondata di furti preoccupa tutta Italia: i ladri usano segnali invisibili e tecniche ingegnose per colpire senza lasciare tracce.
In tutta Italia si torna a parlare di furti in casa. Quartieri tranquilli, palazzi in centro, villette isolate: nessuna zona sembra davvero al sicuro.

A far scattare l’allarme non sono solo i numeri crescenti, ma soprattutto l’astuzia dei ladri, che usano tecniche sempre più sofisticate e difficili da notare. E spesso lasciano piccoli segnali, vicino alle abitazioni, che passano inosservati ma che per loro sono veri e propri codici d’accesso.
Le tecniche più diffuse: come agiscono i ladri oggi
Alcuni strumenti sono ormai diventati “classici” tra i malviventi, come le chiavi bulgare o i grimaldelli, che permettono di aprire una porta senza lasciare il minimo segno. Se la serratura è datata, per loro è un gioco da ragazzi. I modelli più moderni, con sistemi anti-effrazione, offrono più sicurezza, ma da soli non bastano: serve un allarme collegato alle forze dell’ordine.

Poi c’è la scalata: finestre lasciate aperte, tetti facilmente raggiungibili, terrazze senza allarmi. I ladri si arrampicano e in pochi minuti sono dentro. Bastano sensori esterni e qualche accorgimento per rendere la vita più difficile a chi tenta questo tipo di incursione.
Altre tecniche sono meno conosciute ma molto più subdole. C’è, ad esempio, la calamita: se le chiavi sono lasciate nella toppa all’interno della porta, una calamita dall’esterno può ruotarle e aprire l’ingresso senza rumori. Oppure la tecnica della colla, usata soprattutto da bande dell’Est Europa: applicano un filo invisibile o una minuscola goccia di colla tra porta e stipite. Se dopo un giorno è ancora intatto, per loro significa che nessuno è entrato: via libera.
Stessa logica per i pezzetti di carta, infilati nei cardini o nella serratura. E poi c’è il famoso trucco della bottiglietta di plastica: un pezzetto tagliato viene inserito tra porta e stipite, se la porta non è chiusa a chiave può aprirsi facilmente. Anche i segni sullo zerbino, come croci o simboli strani, servono per comunicare tra ladri: casa vuota, facile da colpire.
Alcuni si spingono oltre: c’è chi lancia sassolini contro i vetri per vedere se qualcuno si affaccia, o chi usa la tecnica del forellino vicino alla maniglia per infilare strumenti sottili che aprono la finestra senza lasciare tracce. E nei casi più gravi, per colpire negozi o banche, si ricorre addirittura ai cunicoli scavati con trapani e mole: in quel caso servono sensori avanzati o Nebbiogeni che riempiono l’ambiente di fumo per bloccarli sul nascere.
Come proteggersi dai ladri: segnali, allarmi e buone abitudini
Oltre a installare sistemi di sicurezza aggiornati (sensori, allarmi collegati con la centrale, dispositivi antintrusione), è importante fare attenzione ai dettagli. Non ignorare monetine, biglietti, fili strani trovati vicino alla porta: potrebbero non essere lì per caso. Se trovi qualcosa di sospetto, non toccarlo a mani nude e avvisa chi di dovere.

Controlla porte, zerbini e cancelli: se vedi simboli strani, cancellali subito. Chiudi sempre a chiave, anche se esci per pochi minuti, e se la serratura è vecchia, valuta di sostituirla con un modello più sicuro.





